L'IMPORTANZA DI UN BUON CEPPO
Da
“Lancashire News Anno 9 ( 2008) N. 1"
A tutti
capita sovente di veder nascere un vero "campione" da una coppia
abbastanza scarsa; come la chiamo io, la coppia dell'ultimo momento, quando, al
termine della sempre problematica scelta dei riproduttori, si accoppiano i
"residui" pur di non cederli ad uccellerie.
In questo
caso ci troviamo di fronte a pura e rara casualità; un pò meno casuale quando
da una buona coppia nascono buoni soggetti con altri di poco conto. Stessa
identica cosa succede quando si acquistano ottimi riproduttori da allevatori
diversi o che non applicano alcuna forma di consanguineità.
La
spiegazione è semplice: ogni ottimo canarino nasconde nel suo patrimonio
genetico gli stessi difetti in possesso del peggiore della nidiata e, o prima o
poi, questi difetti si ripresenteranno singolarmente o nella loro totalità
nelle generazioni future.
Ritengo
sia preferibile avere una buona omogeneità in allevamento, piuttosto che
produrre alcuni veri campioni unitamente a molti scarti.
Non è
molto difficile migliorare sensibilmente il proprio allevamento, rendendolo
nello stesso tempo omogeneo e fissando a lungo i pregi; non necessitando di
alcuna abilità, ma solo di molta pazienza e perseveranza.
Occorre
innanzitutto possedere alcuni ottimi soggetti oppure acquistarne da allevatori
affermati; canarini di alta qualità, il più possibile aderenti allo standard di
perfezione e con questi applicare la consanguineità.
Obiettivo
della consanguineità è di accoppiare uccelli con parentela più o meno stretta
per fissare le caratteristiche positive facendo risaltare nello stesso tempo i
difetti da eliminare.
Personalmente
sono contrario alla consanguineità molto stretta (padre x figlia, madre x
figlio e fratello x sorella) in quanto se da un lato si fissano molto bene i
pregi, allo stesso modo vengono fissati irreparabilmente i difetti, specie
quelli poi difficili da eliminare (taglia, stacco collo.......). Mentre
sono favorevole ad una consanguineità intermedia del tipo mezzo fratello x
mezza sorella o cugino x cugina; che, pur ottemperando allo scopo prefìssato,
non affievolisce robustezza e fertilità.
Vedrò, con
due semplici schemi, di descrivere gli accoppiamenti consanguinei, secondo me,
più confacenti alla creazione di un buon ceppo omogeneo di valore.
Le
tabelle di accoppiamento sono a disposizione dei
soci del Club
è
possibile richiedere copia della pubblicazione“Lancashire News Anno 9 ( 2008) N. 1"
|
Coppie tra
½ fratello x ½ sorella
|
Coppie tra
cugini
|
|
|
A)
= maschio
B e C =
femmine
A1 e A2 = figli maschi
B1 e C2 =
figlie femmine
|
D) =
maschi fratelli
E e F =
femmine
D1 e D2 =
figli maschi
E1 e E2 =
figlie femmine
|
Si accoppia un maschio (A( con due femmine (B e C); e
l'anno successivo si formano le coppie utilizzando i
maschi di
una coppia e le femmine dell'altra e/o viceversa
(
A1 - C2 , B1 - A2, A1 - C2, B1 - A2 ).
|
Si accoppiano due maschi fratelli (D) a due
femmine (
E - F ) e l'anno successivo si formano le coppie utilizzando i maschi di
una coppia e le femmine dell'altra e/o viceversa
(
D1 - F2 , E1- D2, D1-
F2,E1 - D2 ).
|
In
entrambi i casi, le coppie capostipiti devono sempre essere formate da
esemplari di alta qualità, senza difetti morfologici evidenti, mentre sulla
prole dovrà effettuarsi una drastica selezione che, almeno per la prima volta,
escluda dalla riproduzione quei soggetti che presentano anche il più piccolo
difetto.
Buona coppia di Lancashire
|
|
|
A sinistra
femmina Plainhead brinata
|
A destra
maschio Coppy intenso
|
Molto
importante poi accertarsi che maschi e femmine siano in possesso
delle buone caratteristiche che generalmente trasferiscono alla prole; non è
scientificamente provato, ma con una percentuale statistica molto elevata il
maschio dovrebbe trasmettere taglia -
colore - qualità del piumaggio e portamento, mentre la
femmina tipo - testa - forma e
costituzione.
Quindi per
fare un esempio, il maschio deve avere un colore lipocromico molto carico; un
maschio con poco colore lo trasmetterà sempre qualunque sia la femmina, anche
intensa. Lo stesso dicasi per la taglia dove un maschio piccolo non
produrrà mai figli di buona taglia.
Se nel
tempo si dovesse riscontrare una riduzione di fertilità, occorre introdurre nel
ceppo soggetti di altri ceppi (quello che gli Inglesi chiamano Outcrossing).
Spero di
aver spiegato, in modo sufficientemente chiaro, il mio sistema di applicazione
della consanguineità che vi permetterà di raggiungere una buona omogeneità tra
i soggetti del vostro allevamento, nei quali avrete fissato tutte le buone
caratteristiche dei genitori.
Franco Dolza
©
C.I.C.L. ©
Prima
edizione scheda 02/03/2008 - Aggiornamento 16/05/2008
|