TRICHOMONIASI
RESPIRATORIA DEL CANARINO, PARASSITISMO DEI SACCHI AEREI
(
MALATTIA DELL'OCCHIO DEI CANARINI ) o (MALATTIA DEGLI OCCHI GONFI)
Personalmente
ritengo che il benessere e la vita dei nostri canarini non possa
essere soggetta ad alcuna sorta di limitazione di informazioni
per cui ringraziando tutti gli esperti che hanno contribuito pubblico
questa traduzione integrale dell'articolo reperibile su http://lequeuth.com/54.html
Pasquale Colaianni corresponsabile del sito.
Si ringraziano
anticipatamente coloro che vorranno perfezionare in ogni modo questa
traduzione inviandomi una mail.
Roma, 18/03/2007
Pasquale Colaianni
Proseguendo le ricerche
ho trovato nella biblioteca di internet un articolo in lingua russa
sull'argomento, tradotto in Inglese che viene tradotto e riportato
nella seconda tabella con il testo originale più in basso.
Per dovere di trasparenza
si comunica che gli specialisti S.S. TSAI, T. C. CHANG,
M. KUO, C. ITAKURA del politecnico diTaiwan, e dell'Univesità
di Hokkaido Giappone, avevano individuato la patologia nei canarini
nel 1996 e pubblicato i risultati su Avian
Pathology nel
1997.
Traduzione Translation
Malattie.
Trichomoniasi respiratoria del
canarino.
Tricomoniasi, respiratoria del
canarino: parrassitismo dei sacchi aerei.
Studio sulla nuova malattia che
si presenta nei canarini. Riproduzione vietata.
La Federazione
Francese di Ornitologia ringrazia:
ll dottor
E. RISI
Responsabile degli studi.
Il Direttore della Scuola Veterinaria
di Nantes, la professoressa M. WYERs, il
professor J. M. PERSON, il dottor J. ABADIE, il dottor
O.ALBARIC, il dottor R. CAVIGNAUX, la sig.ra A. NAVARRO, il presidente
dell'A.N.A.O. E tutte le persone che hanno partecipato a questo
studio.
Ringrazio il sig.
Jean Jacques Domenge che iniziò questo studio. Grazie a
Sabine Vilan per il montaggio delle fotografie che ci aiutano a comprendere
meglio questa malattia.
Il testo può
anche essere letto sul sito della FFO. (Federazione Francese di Ornitologia)
Trichomonose
respiratoria del canarino: Parassitismo dei sacchi aerei.
1
- INIZIO - SACCHI - 2005
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- INIZIO - SENI - 2005
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Studio
clinico.
È una delle ultime malattie che è
comparsa tra i nostri canarini. Se oggi fa tanta devastazione negli
allevamenti europei, ciò è dovuto al
comportamento di determinati allevatori.
È ai tempi del campionato del mondo di Bad
Salzuflen
in Germania, nel gennaio 2004, dopo la discussione fra gli allevatori belgi
ed italiani, che mi sono convinto convinto fosse necessario agire
rapidamente davanti all'ampliarsi del contagio.
Di fronte alll'investimento che comporta
lo studio di una malattia, un singolo allevatore non può intraprendere da solo un tale impegno.
Era così essenziale che la Federazione Francese
d'Ornitologia fosse investita del problema. Non è questo il ruolo di una Federazione? andare
in aiuto degli allevatori impotenti davanti a
tali
problemi.
Il Sig. Jean-Michel EYTORFF, giudice CNJF - O.M.J.
fauna
europea ed ibridi, mi aveva fatto conoscere il Veterinario Dottor Emmanuel RISI, medico veterinario specializzato in animali esotici e
selvatici, medico veterinario del centro di cura della fauna selvatica della
Scuola Nazionale Veterinaria di Nantes, tutta la scuola è
stata coinvolta per realizzare un serio studio.
Un allevatore belga mi
ha affidato un esemplare
all'inizio dello sviluppo della malattia. Fu subito messo in quarantena in un
locale separato del mio ambiente di allevamento
e si diede luogo al primo prelvamento per l'esame
effettuato il 7 febbraio dopo aver provveduto rapidamente
all'eutanasia per procedere alle
prime analisi.
Due uccelli, provenienti
da due allevamenti diversi,
entrati nel mio allevamento all'inizio di gennaio dopo la quarantena in un settore
separato, hanno presentato i sintomi della malattia. Questo ha
permesso di studiare due soggetti supplementari di differente
origine.
Grazie agli allevatori del A.NA.O. ed
agli allevatori della zona di Nantes che hanno saputo attivarsi,
parecchi esemplari furono raccolti con la certezza dell'anonimato. Gli allevatori
non sono mai stati messi in contatto tra
loro per poter permettere uno studio
statistico rappresentativo.
Un grande ringraziamento a tutti, perché senza di loro,
non avremmo potuto dare affidabilità a questo studio.
Per convalidare
il trattamento non ho esitato a contaminare una serie di uccelli non utilizzati
per la riproduzione. Questi uccelli pilota hanno permesso di convalidare il
protocollo e di seguire nel tempo la loro evoluzione.
È stato possibile notare che
durante il trattamento si è formata una
coppia e che la
femmina ha deposto tre uova che hanno dato luogo a tre giovani oggi in piena
forma. La casualità ci ha permesso di dimostrare che il trattamento
non ha alcuna influenza sulla fertilità.
La conferma è
stata realizzata durante il mese di maggio su un numero più grande di coppie che
hanno confermato il primo rapporto.
Da giugno sono stato contattato
da 88
allevatori francesi e stranieri nel corso di
sei settimane, sotto copertura dell'anonimato e circa la metà ad oggi mi hanno
dato risposta sui risultati a seguito
del trattamento somministrato.
Questo numero mostra la vastità di questa malattia che tocca molto più di
quanto uno potrebbe immaginare l'allevamento. Molti allevatori confondono
questa malattia con una forma di vaiolo del canarino, pricipalmente
a causa dell'infezione degli occhi.
Dopo i
preliminari ecco lo studio clinico sulla malattia effettuata sui vari
oggetti.
In primo luogo è necessario essere molto attenti ai tempi d'osservazione dei primi
segni visibili della malattia.
All'inizio della malattia il comportamento degli uccelli ammalati è assolutamente identico
a quello
degli uccelli sani.
Due forme
differenti compaiono in base alla tipologia dell'infezione secondo se si tratti
di infezione dei sacchi aerei o
infezione dei seni.
Abbiamo seguito l'evoluzione
nei primi 3 giorni su due uccelli, l'1 si riferisce più
specificamente all'infezione dei sacchi aerei ed il 2 all'infezione dei
seni.
Nel primo caso,
la fotografia è contrassegnata da "1-début", la piuma dell'uccello 1 non è
sporca da alcun flusso purulento, ma soltanto i sacchi aerei sono
gonfi a causa dell'infezione, che causa un aumento nel volume al livello delle
frecce. L'uccello ha cominciato a strofinarsi contro i posatoi perdendo le piccole piume, che lasciano comparire la pelle.
Nel secondo caso,
la fotografia è contrassegnata da "2-début" la piuma dell'uccello 2, al di sopra
dell'occhio comincia ad essere sporcata dai flussi che vengono
dalle scanalature che collegano i seni. All'inizio, l'uccello non ha
cominciato a sfregarsi sui posatoi. Circa dodici ore dopo, la palpebra
dell'uccello 2 comincia a gonfiarsi e l'infezione del sacchi aerei diventa
visibile, le piccole piume cominciano a strapparsi a causa dello sfregamento
sui posatoi.
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- SACCHI AEREI - 2005
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2 -
SENI - 2005
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Al
secondo giorno,
l'uccello 1 mostra il contorno dell'occhio privo di piume, senza
rigonfiamento delle palpebre e senza flusso purulento, mentre il sacco aereo
comincia a gonfiarsi.
Al
secondo giorno,
l'uccello 2 presenta un caratteristico rigonfiamento delle palpebre con flusso
purulento che sporca le piume ed una visibile infezione del sacco aereo.
Al quarto giorno,
l'uccello 1 ha perso le piume che che coprivano la zona del sacco aereo che ha
aumentato considerevolmente il volume. È da notare che non esiste ancora alcun
flusso purulento a livello dell'occhio.
Al terzo giorno,
l'uccello 2, le piume sono strappate e lasciano chiaramente
vedere la zona infettata con un flusso purulento a livello delle palpebre che
sporca le piume del contorno dell'occhio.
1
- SACCHI AEREI - 2005
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2 -
SENI - 2005
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|
L'osservazione
effettuata, incrociata con le risposte data dall'esperienza degli allevatori che hanno
avuto rapporti con questa malattia, conferma che vi è pochissima mortalità
nei primi 3 giorni, che invece interviene fra il quarto e l'ottavo giorno
nella fase acuta della malattia.
Cura
iniziata al 3 giorno
Un
mese dopo il trattamento
|
Cura
iniziata al 5 giorno
Un
mese dopo il trattamento
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|
Il protocollo è
stato convalidato tramite uccelli volontariamente contaminati.
Se il trattamento
è praticato nel corso dei primi quattro giorni dalla comparsa dei sintomi,
la cura è efficace, prossima ad una guarigione al cento per cento.
Nel caso che il
trattamento sia somministrato ad iniziare dal 5 giorno, le probabilità di guarigione
diminuiscono fortemente, la fase irreversibile nei casi gravi
si posiziona al
sesto giorno.
Un mese dopo
l'inizio del trattamento si è notato che per l'uccello che è stato trattato dal terzo giorno le tracce dell'infezione spariscono, sussiste
esclusivamente un
ispessimento della palpebra superiore.
Per l'uccello
trattato iniziando dal quinto giorno, la parte infettata secondo le frecce non
si riassorbe completamente.
In tutti i casi
ricomincia la ricrescita delle piume nella parte meno infetta. Gli
uccelli hanno ripreso una normale attività.
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- SACCHI AEREI - 2005
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1
- SACCHI AEREI - 2005
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|
Fotografia 1:
Localizzazione dell'ascesso nel sacco aereo dopo l'infossamento
dell'occhio.
Fotografia 2:
Localizzazione dell'ascesso dopo l'incisione della pelle e del sacco aereo.
STUDIO
SCIENTIFICO
Vari canarini
ci sono stati presentati per un consulto o tramite foto della patologia del
contorno dell'occhio, caratterizzate da tumefazioni importanti,
palpebre chiuse, piume attaccate e gonfiamenti ed indurimenti dei sacchi
aerei ed infra-orbitali.
Questa patologia
non sembra retrocedere con i trattamenti antibiotici ed in particolare con
il enrofloxacine (BAYTRIL). Il tasso di mortalità negli allevamenti è notevole e
la morte si è presentata rapidamente (alcuni giorni) dopo la comparsa dei primi
sintomi.
1 -
Studio
Animali
Il nostro studio
è riferito a 8 Canarini morti (morte per malattia o per eutanasia).
Metodologia
Ogni canarino è stato sottoposto
ad autopsia: esame esterno poi esame interno degli
organi sotto microscopio binoculare (cuore, fegato, reni, organi
genitali, polmoni, sacchetti di
aria toracici ed addominali, gozzo, proventricolo, ventriglio, duodeno,
pancreas, milza, ventriglio, colon, cloaca, articolazioni, cervello,
occhi, sacchetti di aria della testa, seno). Questo esame, conosciuto come
"macroscopico", permette di valutare per ciascun di questi organi, la taglia,
la forma, il colore e la consistenza. Tutte le lesioni sono annotate precisamente nel rapporto
di autopsia.
Con la
risultanza di questo esame macroscopico, ogni organo
è stato prelevato dalla soluzione di formolo al
10% per un esame istopatologico. L'istopatologia corrisponde all'esame sotto il
microscopio dei tessuti e delle cellule ammalate. Permette di vedere
precisamente, dopo gli strinning particolari, le trasformazioni di un tessuto
(infiammazione, infiltrazione, tumore, degenerazione, proliferazione, necrosi ecc…)
e la presenza di possibili germi (parassiti, virus, batteri).
Infine un esame
batteriologico degli organi sospetti d'infezione è stato effettuato (nel nostro
caso, sui sacchi aerei infra-orbitali). Questo esame è effettuato a partire
da una pulizia della zona infettata usando una spazzola sterile del condotto di
scarico conservata in un mezzo di trasporto adatto (gel). L'esame
batteriologico include tre fasi:
- l'isolement : on isole, à partir de
l'écouvillon, une ou plusieurs bactéries en les faisant pousser sur des milieux
nutritifs,
- isolamento: su
isola, con un bastoncino cotonato, uno o più batteri
facendoli proliferare su terreno di cultura,
-
identificazione: permette di dare un nome ai batteri isolati, secondo i test di
verifica standardizzati (forma, aspetto, reazioni agli agenti chimici e fisici
medici…),
- l'antibiogramma, che permette di esaminare i vari antibiotici sui batteri
identificati. Secondo la capacità o non del batterio di svilupparsi in
presenza dell'antibiotico esaminato, questo sarà riconosciuto come “sensibile„
o “resistente„ all'antibiotico.
2 -
Risultati
Con l'analisi,
su gli 8 individui analizzati, è stato notato:.
- con l'esame
esterno: una magrezza da media ad importante, le palpebre chiuse ed il contorno
oculare gonfio.
- L'esame
interno: un'assenza della lesione sul cuore, sul fegato, sulla milza, sul
pancreas, sui reni, sul sistema digestivo, sui genitali, sul cervello, sulle
articolazioni, sulle ossa, sui polmoni, sui sacchetti di aria toracici ed
addominali e sugli occhi.
- Des lésions des sinus, des sacs aériens
infra-orbitaires et de leurs diverticules chez les 8 canaris, de façon uni ou
bilatérale : ces organes présentaient une taille augmentée, une consistance
anormale (induration); les cavités étaient remplies d'un pus jaune, solide,
envahissant l'ensemble des sacs aériens autour des yeux ainsi que les sinus avec
lesquels ils sont en rapport (photos 1 et 2). Ce pus a été prélevé chez 6 des 8
canaris en vue d'un examen bactériologique. - Alcune
lesioni dei
seni, dei sacchetti di aria infra-orbitali e dei loro diverticoli negli 8
Canarini, di fattezze unilaterali o bilaterali: questi organi hanno una taglia
ingrossata, una consistenza anormale (indurimento); le cavità erano
piene di pus di colore giallo, solido, invadevano l'intero sacco
aereo intorno agli occhi così come i seni con cui sono in
collegamento
(fotografie 1 e 2). Questo pus è stato prelevato a 6 degli 8 Canarini per un esame
batteriologico.
Fotografia 3:
Immagine istologica di un taglio del sacco aereo al microscopio. Gli
ascessi invadono le zone riempite normalmente di aria.
Fotografia 4:
La stessa immagine ingrandita 400 volte. Numerosi trichomonas visibili, circondati da
un alone bianco.
Fotografia 5:
La stessa immagine ingrandita 3000 volte.
A l'examen histopatologique, aucun organe ne
présentait de lésions significatives, hormis les sinus et sacs aériens du crâne
pour lesquels il a été observé un envahissement complet par des amas très
importants de trichomonas entourés d'une réaction inflammatoire sévère (photos
3, 4 et 5). All'esame
istopatologico, nessun organo presenta lesioni significative, tranne i
seni ed i sacchi aerei del cranio per cui si osserva un'invasione
completa di ammassi molto importanti di trichomonas circondate
da una reazione infiammatoria importante (fotografie 3, 4 e
5).
|
(Anno 2001)
Questa
è la traduzione dell'articolo rintracciato sul
sito russo
http://rus-canary.ru/article/?11
Per iniziare, ecco una testimonianza, quella di Michel DARRIGUES, famoso
allevatore di canarini di colore.: Alla fine della
stagione di allevamento del 2001 ho notato su alcuni soggetti alcuni
problemi: inizialmente un occhio che
funzionava senza essere gonfio o gonfio pochissimo, poi
l'occhio che si gonfiava tutto intorno e che che si
estendeva ai due occhi. Allora, ho
notato che era secco con una membrana asciutta nella parte superiore della gola. Questo
si concludeva generalmente con la morte degli uccelli. Tutto questo in 8 - 15
giorni. I sintomi del vaiolo ci sarebbero tutti. Gli uccelli hanno conservato la
secchezza nell'altra parte. Ho fatto per analizzare parecchie volte i corpi.
I risultati erano molto vari: si sono trovati tali o tanti batteri da
dover eseguire trattamenti antibiotici multipli che in qualsiasi caso non ha impedito
la mortalità. Ho perso canarini sia giovani che adulti.
Così la maggior parte della mia produzione di 2001 sono deceduti. "Ovviamente
con alcuni degli amici che avevano visto che cosa era capitato agli uccelli di
Michel che era disperato perché non sapeva cosa fare e non avendo
trovato in alcun libro di Canaricultura né su alcun sito Internet la possibile
causa di questi decessi. Tuttavia, la soluzione stava venendoci
dal Brasile e quello fu un vero caso. Infatti una sera di luglio ricevetti una
telefonata dal mio amico Luigi BERALDI presidente dell'emisfero sud
della C.O.M. Gli ho chiesto se già aveva inteso parlare di questo genere di
malattia. La risposta di Luigi BERALDI: fu: "Non l'ho mai visto, ma ho sentito
dire che
ci sono stati casi in Italia. C'è una medicina e Luciano conosce il nome della medicina"
Per così dire , in meno di un'ora il problema ha preso un altro tono. Ho telefonato a
Michel che immediatamente si è messo in comunicazione con
Luciano MANFREDINI. Il nome del prodotto valido è stato reperito, il
medicinale è stato comprato al volo e gli uccelli salvati. L'epidemia è stata bloccata ed anche
quegli uccelli nel primo stadio della malattia si è salvata. E
questa malattia non ha mai più contagiato Michel. Allora cosa è? Come
curarla? Come vincerla?
TRATTAMENTO: L'efficacia del trattamento del
Dimatridazole
e del ronadizole ci hanno portato a ritenere trattarsi di un sospetto attacco di protozoi e
più specialmente dei trichomonas. Un protozoo è un animale unicellulare
microscopico (vedere la foto). Il trichomonas appartiene al gruppo dei flagellati perché ha filamenti lunghi che sono usati per muoversi. Una specie di
trichomonas attacca più particolarmente i piccioni. I trichomonas è ben
noto nei piccioni viaggiatori. Questo parassita vive generalmente nella bocca e nella parte
superiore del tratto digerente che produce così i depositi e le croste
nell'ugello, nella gola e nel tratto digestivo. Può essere mortale in
particolare soffocando i piccioni,.i giovani piccioni sono più sensibili dei piccioni
adulti. La contaminazione ha origine in special modo dagli
escrementi così il rischio deriva
dai semi o dall'acqua sporcata dagli escrementi infetti degli uccelli. Ma mai qualcuno
aveva citato il caso che i canarini vi fossero sensibili. Inoltre i trichomonas sono difficili da
rilevare sul corpo degli uccelli in quanto non sopravvivono alla morte dell'uccello. Di conseguenza con l'autopsia non furono trovati sugli
uccelli di Michel. L'unico mezzo per individuarli è di prelevare dall'uccello vivo ad
esempio con un cotton fioc delle particelle ed esaminarle
immediatamente al microscopio. Ora che siamo interessati molto più
attentamente a questa malattia vediamo che il J. VIGUIE aveva già avuto
sospetti da almeno 20 anni che i trichomonas potevano
infettare i
diamanti mandarini ed anche i pappagalli. Oggi si conosce grazie ad Internet
che questo parassita infetta con altri rapaci naturali in Europa ed in Canada;
che riguarda molti rapaci (che si contaminano catturando i piccioni). E
perfino leggendo dalle recensioni ornitologiche straniere o mentre leggiamo
sui forum e sui blog Internet scopriamo che gli allevamenti (grandi o piccoli)
di Canarini di tutta l'Europa sono colpiti.
CHE COSA UNO SCOPRE ALLORA: I problemi a Michel DARRIGUES hanno
inizio
nel 2001. Finchè abbiamo scoperto che un altro importante allevatore francese, aveva perso molti uccelli nell'autunno 2000 ma aveva mantenuto
il segreto con dei pretesti. Anche se questo allevatore a
quei tempi aveva
conosciuto il nome della medicina scoperta in Italia, non aveva avvertito nessuno.Questo
è stato un gran peccato. Ogni volta e non appena qualcuno si mette in
contatto con noi avvertendoci questo genere di problemi ed il rischio della
presenza di
trichomonas è annunciato, viene sempre comunicato il nome dei possibili
trattamenti. Alcuni amatori francesi hanno salvato in
questo modo i loro allevamenti. L'obiettivo di
questo articolo è quello di informare tutti.Tutte le specie di Canarini
sono a rischio; colore,
posizione, canto. Parlate con i vostri conoscenti e vedrete che sussistono casi
in Italia, Francia, Belgio ecc…. tutte le nazioni sono toccate.
Che cosa si
conosce sui canarini: - la malattia comincia con problemi all'occhio, - la mortalità è forte ed
avviene in alcuni giorni o alcune settimane, - è
contagiosa fra gli uccelli infettati ed il mezzo di contagio è costituito
dall' acqua o dai semi, un trattamento efficace sono
prodotti a base di Dimetridazolo o di ronidazole, - i canarini in cura
con i medicinali non sono contagiosi. Che cosa si ritiene sospetto: -
the person in charge one would
be whipped for the group for Trichomonas, -
gli uccelli che non presentano i sintomi potrebbero trasportare il parassita e
possono
contaminare altri soggetti.
|
20/06/2007
contattati tramite mail con invio di foto di soggetto
con sospetta trichomoniasi respiratoria, 4 veterinari
aviari italiani di cui uno docente universitario di
patologie aviarie negli Stati Uniti d'America. Unica
risposta pervenuta è stata quella del Dott. Gino
Conzo che in modo sintetico si trascrive.
"TERAPIA
INDICATA A QUESTO MOMENTO ED IN EMERGENZA una compressa di flagyl (metronidazolo)
per litro d'acqua per una
settimana, Spesso però queste patologie sono complicate da germi secondari per
cui può essere utile somministrare anche un antibiotico ad ampio spettro. "
Il metronidazolo è un antibatterico con attività
pronunciata su batteri anaerobi e sui protozoi;
Posologia Infezioni da anaerobi (di
solito il trattamento è di 7 giorni, 10 giorni in caso di colite associata agli
antibiotici),
Flagyl (Zambon Italia) |
G/G |
Descrizione |
Principio Attivo |
Prezzo |
Ricetta |
Classe SSN |
G |
250 mg 20 compresse |
metronidazolo (DC.IT) (FU) |
€ 2,57
* |
RR |
A |
Metronidazolo (Ecobi) |
G/G |
Descrizione |
Principio Attivo |
Prezzo |
Ricetta |
Classe SSN |
G |
20 compresse 250 mg |
metronidazolo (DC.IT) (FU) |
€ 1,59
* |
RR |
A |
*
Prezzo in farmacia a gennaio 2008
|
(indirizzo mail in modalità antispam sostituire
& con @)
|
(mail-mode anti-spam; replace & with @)
|
29/06/2007
Nel
notiziario “Lancashire News"
Anno 8 N. 1 viene riportata la notizia e contattata per gli opportuni
provvedimenti, la Federazione.
|
Per
i motori di ricerca internet. malattia degli occhi gonfi
nei canarini, malattia degli occhi gonfi nei volatili,
malattia degli occhi gonfi nei piccioni, malattia degli
occhi gonfi nei pappagalli, malattia degli occhi gonfi
nei cardellini, malattia degli occhi gonfi negli uccelli.
malattia dell'occhio dei canarini, malattia dell'occhio
dei volatili, malattia dell'occhio dei piccioni, malattia
dell'occhio dei pappagalli, malattia dell'occhio dei
cardellini, Malattia dell'occhio degli uccelli, malattia
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volatili occhio spiumato, piccioni occhio spiumato,
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uccelli occhio spiumato, canarini sfregare occhio, volatili
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sfregare occhio, cardellini sfregare occhio, uccelli
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volatili, pustole occhio piccioni, pustole occhio
pappagalli, pustole occhio cardellini, pustole occhio
uccelli,
24/11/2007
NOTIZIE IN BREVE
La
"Malattia degli occhi"
Da “Lancashire News"
Anno 8 N. 2
In
questi ultimi mesi, dopo la divulgazione della notizia
rinvenuta sulla patologia e sulla cura, abbiamo recuperato
da alcuni allevatori soggetti colpiti, in diversi stadi,
dalla malattia e con la terapia del Flagyl abbiamo
constatato la completa guarigione nel breve lasso di
5/6 giorni.
La
completa ricrescita delle piume sulle zone colpite avviene
mediamente in 40/45 giorni.
Dopo
diversi articoli apparsi su Italia Ornitologica dal
2000 al 2004, alcuni anche polemici tra un veterinario
e l'altro, è stupefacente e nello stesso tempo
allarmante che non se ne sia più parlato e si
debba apprendere da un sito russo della scoperta di
un efficace medicinale uso umano comunemente presente
in tutte le farmacie italiane, che un noto allevatore
italiano consiglia ad alcuni amici stranieri non segnalando,
per quanto ci consta, la scoperta.
Da
questo fatto vengono spontanee alcune considerazioni:
-
per gli allevatori "commercianti", sempre
più informati su tutto, è invalsa la teoria
del "Più canarini muoiono, più ne
vendo"??
-
oppure forse i grandi business pubblicitari sui prodotti
ornitologici impediscono la reclamizzazione di un medicinale
uso umano dal modico prezzo
di €. 2,40 (Flagyl).
-
non sarebbe auspicabile una maggior trasparenza nello
scambio di notizie tra allevatori, pubblicizzando, tramite
gli organi di stampa del settore,
le diete più confacenti per i nostri canarini
o le terapie più efficacii nel caso di serie
patologie?
Ci
riserviamo di ritornare sull'argomento, senza specifiche
polemiche, con un articolo del Club, confidando che
venga pubblicato su Italia Ornitologica.
La
Redazione
|
Per
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becco uccelli, pustole occhio canarino, pustole occhio
volatili, pustole occhio piccioni, pustole occhio
pappagalli, pustole occhio cardellini, pustole occhio
uccelli,
15/12/2007
COSA SI DICE IN ITALIA!
Qui
di seguito il Manifesto presente presso lo Stand FOI
a Pesaro in occasione del Campionato Italiano 15-16
Dicembre 2007
QUINDI
TRATTASI DI MANIFESTO / COMUNICAZIONE AL PUBBLICO OPPORTUNAMENTE
FOTOGRAFATO.
Si
trascrive quanto si legge dal manifesto. Solo poche
parole risultano illeggibili a causa del riflesso sulla
foto e sono state sostituite da dei .... ugualmente
per la bibliografia che risulta illeggibile a causa
dei caratteri mini della composizione.
IL
TRICONOMAS COME POSSIBILE AGENTE EZIOLOGICO DELLA SINUSITE
INFRAORBITRARIA
DEL CANARINO (Serinus Canarinus, Linnaeus, 1758)
Catania
S., Capelli G., Mulinari R., Merenda M., Schiavon E.,
Iob L.
Istituto
Zooprofilattico delle Venezie
Introduzione
L'allevamento
ornamentale del canarino rappresenta in Italia una realtà
molto diffusa e notevolmente complessa. L'allevamento
medio è costituito da circa 35 coppie con produzioni
annuali medie per coppia intorno ai 7-8 soggetti. Attraverso
la nostra attività diagnostica abbiamo potuto
notare come in numerosi allevamenti dislocati su tutto
il territorio nazionale si manifestava una particolare
malattia denominata dagli allevatori "malattia
degli occhi gonfi". Durante gli anni numerose ipotesi
eziologiche sono state avanzate tra cui il coinvolgimento
del virus del vaiolo del canarino, il coinvolgimento
di micoplasmi ed il coinvolgimento di Pseudomonas aeuruginosa.
Purtoppo nessuna di tali ipotesi ha trovato reali conferme.
Questa malattia, da noi denominata Sinusite Infraorbitaria
del Canarino (S.I.C.) (Catania 2007), si manifesta principalmente
in allevamenti di canarini di colore anche se altre
razze di canarini possono esserne colpite. Non è
raro riscontrare la patologia in allevamenti misti con
fringuellidi, in particolare gli Spinus americani. La
S.I.C. si manifesta in un allevamento in modalità
subdola colpendo solamente uno o due soggetti. I primi
sintomi rilevabili sono rappresentati da una leggera
congiuntivite mono o bilaterale. In seguito è
possibile evidenziare una tumefazione del seno infraorbitale
dura, indolore e di colorito giallastro. La malattia
insorge preferibilmente durante il periodo riproduttivo
ed in particolare nei mesi di Aprile-Maggio, e si manifesta
principalmente nei novelli in gabbia di svezzamento.
Materiali
e Metodi
Quaranta
carcasse provenienti da 12 allevamenti sono state analizzate
attraverso le ......... autoptiche dei piccoli uccelli
per ognuno di questi allevamenti sono stati esaminati
circa tre soggetti con sintomatologia attiva. Durante
l'esame autoptico, sono state prelevati porzioni di
organi e tessuti per ulteriori indagini diagnostiche,
quali l'esame batteriologico, l'esame virologico e l'esame
parassitologico, l'esame parassitologico è stato
effettuato su strisci a fresco e su strisci colorati
con colorazione di Diff-Quick ed in seguito osservati
al microscopio ottico .... ... materiale è stato
inoculato in terreno liquido Trichomonas medium no.
2 della Oxoid ed incubate a 37°C per almeno 7 giorni.
Risultati
|
Dagli
esami autoptici effettuati si è potuto
rilevare una sinusite mono o bilaterale
che coinvolgeva principalmente il seno infraorbitale,
più raramente risultava interessato
anche il seno sopraorbitale. All'apertuta
del seno era possibile evidenziare una vistosa
raccolta di materiale simil purulento di
colorito giallo zolfo. Dagli esami microbiologici
effettuati su questo materiale, abbiamo
potuto isolare diversi specie batteriche,
anche se con maggior frequenza sono state
isolate Escherichia coli, Klebsiella oxytoca,
Enterobacter cloacae e Strafiloccus aureus.
L'esame virologico eseguito sullo strishio
a fresco del materiale proveniente dal seno
di un soggetto appena deceduto ha permesso
di evidenziare forme mobili riferibili a
protozoi appartenenti ai flagellati. La
colorazione degli striscio eseguito con
Diff-Quick ha permesso di identificare tali
flagellati come appartenente al genere Trichomonas
spp.. In seguito a tale riscontro abbiamo
ritenuto opportuno seminare in un terreno
culturale per Trichonomonas il materiale
sospetto, confermando mediante isolamento
la presenza del protozoo. La stessa procedura
è stata eseguita prelevando da soggetti
in vita il contenuto del seno attraverso
un ago di 18 G ottenendo anche in questo
caso l'isolamento di protozoi simili a Trichomonas.
|
Didascalie
Fig. 1 a, b, c, aspetto clinico della sinusite
infraorbitraria del canarino. Fig. 2 a,
b, caratteristiche anatomopatologiche delle
lesioni a carico dei seni Fig. 3 Soggetto
della figura 1 - a dopo il trattamento.
Fig. 4 a,b striscio dell'essudato raccolto
dal seno infraorbitario e successivamente
colorato evidenziante i Tricomonas.
|
Conclusioni
In
base ai dati sopra riportati o soggetti sono stati posti
in terapia per os utilizzando in associazione il dimetridazolo
ed il furazolidone per 12 giorni consecutivi, ottenendo
la remissione clinica della malattia, mantenendo successivamente
tale condizione per un periodo di controllo di almeno
6 mesi. questo risultato a nostro parere conferma ulteriormente
l'ipotesi eziologica di malattia sostenuta da Tricomonas.
Bibliografia
.....
Si
ringrazia per la collaborazione la Federazione Ornicoltori
Italiani FOI ONLUS
XLVI
Convegno Annuale SIPA - Fiera di Forlì 27 - 28
settembre 2007
|
Pareri
veterinari:
22/01/2008 dal forum hobby uccelli:
Ciao a tutti, mi chiamo Gianluca Marchetti e sono un Vet.
Complimenti x le correttissime informazioni che avete raccolto così rapidamente.
Questa è una malattia che ultimamente ho riscontrato in numerosissimi soggetti
provenienti da allevamenti amatoriali e non a causa anche di poche attenzioni
negli scambi di soggetti. Il rilievo che avete dato a questo problema, che è
infatti di enorme attualità visto che porta a cecità bilaterale e quindi morte
per anoressia, merita tutta l'attenzione del caso ma anche cautela. Non vorrei
infatti che si fraintendessero sintomi spesso vaghi e del tutto aspecifici e
cominciassimo tutti a far abuso di Metronidazolo. Il farmaco, ve lo confermo,
può esser il Flagyl oppure lo Stomorgyl (che però essendo veterinario costa
molto di più e contiene anche un altro antibiotico: la Spiramicina) e, come
dite, dev'esser diluito in ragione di mezza compressa in poco meno di mezzo
litro d'acqua, ricostituendolo quotidianamente e somministrandolo per almeno 10
giorni. A volte si deve ripetere un secondo ciclo dopo 5-7 gioni di pausa e
terapia vitaminica.
Raccomando a tutti di non cominciare questa terapia senza
aver sottoposto l'animale a visita medico veterinaria specialistica perchè, come
giustamente detto anche da voi, questi sintomi congiuntivali, sinusali e
respiratori sono riconducibili a malattie carenziali, traumi, infezioni
batteriche, virali e protozoarie, patologie fungine ecc e quindi una terapia con
il metronidazolo (che non è proprio uno dei farmaci più leggeri) potrebbe
portare a seri problemi. Vi basti sapere che questo principio attivo agisce
anche dando sintomi di estrema depressione del sistema nervoso centrale
provocando spesso evidente prostrazione ed è anche fortemente epatotossico. In
un soggetto debilitato potremmo nostro malgrado complicare lo stato di salute
involontariamente somministrando Metronidazolo in buona fede.
Consiglio a tutti di fare effettuare visita e tamponi da congiuntiva, gozzo, laringofaringe
ed esame delle feci prima di cominciare una terapia.
Grazie e complimenti
Gianluca Marchetti
09/09/2009 dal forum
di avifauna:
Tutti i farmaci se non dosati correttamente ,hanno degli effetti collaterali,
il giusto dosaggio fa si che i benefici siano superiori ai "danni". Il flagyl ,
RIPETO, lo consiglio 30 - 40 giorni prima delle cove, aggiungo in allevamenti
dove si sono manifestate problematiche di occhio gonfio. Comunque il flagyl
viene usato già da molti anni, e consigliato da tanti colleghi, ai dosaggi
suggeriti non si sono mai manifestati sintomi tossici o problemi teratologici
(feti malformati). Prima di usare un farmaco, visto che , TUTTI I FARMACI" hanno
degli effetti collaterali ..... ecc. sarebbe meglio consultare un medico
veterinario. saluti a tutti dottor citro.
|
Questa
foto è riferita ad un canarino colpito da tricomoniasi
respiratoria al 2 giorno (visibile di patologia) ed
ancora non in cura.
si
porta a conoscenza che per i soggetti curati dopo il
4 giorno come in precedenza scritto residua un gonfiore
che fa da contenitore ad una "pallina gialla"
che non viene assorbita. In questo caso è possibile
per gli allevatori esperti provvedere alla eliminazione
dei residui.
Potete
contattare il Webmaster o il Presidente del Club per
ottenere maggiori informazioni al riguardo.
Onde
evitare recriminazioni, si precisa che le necessarie
nozioni per questo specifico ulteriore trattamento saranno fornite esclusivamente
ai soci anziani del Club, ed ad allevatori anche
non soci, ma non alla generalità dei richiedenti.
|
18/03/2008
===>> ESCLUSIVAMENTE PER OPPORTUNA CONOSCENZA. Ho notizia di morie in allevamento
senza precisi sintomi. Sembra che il patogeno che causa questa patologia sia
sempre il Trichomonas che questa volta invece che manifestarsi sull'occhio, si
manifesta sulla lingua provocando pustole invisibili ad occhio nudo ma
riscontrabili al microscopio. Tali pustole o placche impediscono al volatile
di alimentarsi ma gli permettono di bere e la morte subentra entro 3 giorni.
Un sintomo rilevabile solo ponendo attenzione al comportamento del soggetto
è lo strofinamento dell'occhio sui posatoi.
|
09/09/2008
===>> Ricevuto il 18/03/1996, Accettato il 09/09/1996
Pubblicato 01/09/1997 Avian Pathology (1997) 26, 651-
656
S.
S. TSAI,1 T. C. CHANG,1 M. KUO1 & C. ITAKURA2
1Department
of Veterinary Medicine, National Pingtung Polytechnic
Institute,
Taiwan,
and 2Department of Comparative Pathology, Graduate School
of Veterinary
Medicine,
Hokkaido University, Sapporo 060, Japan
Avevano
individuato la patologia nei canarini e pubblicato i
propri studi
Articolo
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Respiratory
and intestinal trichomoniasis in mule ducks
S.
S. Tsai a; T. C. Chang a; M. Kuo a; C. Itakura b
a
Department of Veterinary Medicine, National Pingtung
Polytechnic Institute, Taiwan b Department of Comparative
Pathology, Graduate School of Veterinary Medicine, Hokkaido
University, Sapporo, Japan
Online
Publication Date: 01 September 1997
To cite
this Article Tsai, S. S., Chang, T. C., Kuo, M. and
Itakura, C.(1997)'Respiratory and intestinal trichomoniasis
in mule ducks',Avian Pathology,26:3,651 — 656
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to this Article: DOI: 10.1080/03079459708419241
URL:
http://dx.doi.org/10.1080/03079459708419241
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costs or damages whatsoever or howsoever caused arising
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out of the use of this material.
Avian
Pathology (1997) 26, 651-656
CASE
REPORT
Respiratory
and intestinal trichomoniasis in mule ducks
S.
S. TSAI,1 T. C. CHANG,1 M. KUO1 & C. ITAKURA2
1Department
of Veterinary Medicine, National Pingtung Polytechnic
Institute,
Taiwan,
and 2Department of Comparative Pathology, Graduate School
of Veterinary
Medicine,
Hokkaido University, Sapporo 060, Japan
SUMMARY
Two types
of trichomoniasis, respiratory and intestinal, were
found in two duck farms. Based on the morphological
features, the organism was identified as Tetratrichomonas
anatis.
In the
first outbreak, main clinical signs were bilateral swelling
of infraorbital sinuses, sneezing and profuse diarrhoea
with high fatality (300/400) in young ducks.
Histological
lesions were confined to the upper respiratory tract
and lower small intestine and consisted of mucofibrino-purulent
sinusitis and catarrhal rhinitis, tracheitis and enteritis.
The protozoa appeared frequently in the infraorbital
sinuses, the respiratory region of the nose, and the
lower small intestine, but rarely in the trachea. In
the second outbreak, the lesions were limited to the
lower small intestine with catarrhal enteritis in adult
ducks clinically showing profuse diarrhoea and low mortality.
INTRODUCTION
The cause
of intestinal trichomoniasis, Tetratrichomonas anatis,
has been reported to inhabit the lower digestive tract
of ducks (Diamond, 1957). This organism induces catarrhal
enteritis leading to yellowish diarrhoea and mortality
up to 60 to 70% in young ducks, and salpingitis with
yolk peritonitis in adults. Hexamita sp. and Trichomonas
sp. have been associated with fibrino-necrotic enteritis
in the lower small intestine of breeder ducks (Leibovitz,
1973). However, some researchers have suggested that
the trichomonas is a nonpathogenic organism which tends
to multiply in fluid faeces (George, 1980). Respiratory
trichomoniasis is found in infants (McLaren et al.,
1983), pigs (Soulsby, 1968) and pigeons (Charlton et
al., 1991). As far as we know, the respiratory form
of trichomoniasis has not been reported in ducks. This
paper describes two incidences of trichomoniasis involving
the upper respiratory and lower digestive tracts in
ducks.
Received
18 March 1996; Accepted 9 September 1996.
0307-9457/97/030651-06
© 1997 Houghton Trust Ltd
Figure
1. The infected duck has bilateral swelling of infra-orbital
sinuses.
CASE
REPORT
The first
outbreak occurred in a farm having about 10,000 3-day-old
ducks that had been reared in southern Taiwan. The main
clinical signs were cough, sneezing with a dirty beak
and diarrhoea, followed by marked swelling of the infra-orbital
sinuses of both sides (Figure 1). Sick ducks were not
submitted to necropsy until 28 days old. The morbidity
was about 4% (400/10,000) and the mortality was about
3% (300/10,000) at 28 days of age. Treatment with amoxicillin
(200 parts/106), diazine plus trimethoprim (500 parts/106)
and chloramphenicol (400 parts/106) had no effect. Three
ducks necropsied at 28 days of age showed muco-fibrino-purulent
sinusitis in both sides of infraorbital sinuses (Figure
2), and much mucus in the lumen of the lower small intestine.
The second
incidence occurred in 70-day-old ducks that showed signs
of diarrhoea and emaciation. Mortality was rare, but
about 2,000 out of the 7,000 ducks were culled within
a month due to emaciation. The flock was injected intramuscularly
with antiserum for duck virus hepatitis at 1-day-old
and vaccinated with killed fowl cholera bacterin at
30 days old. Treatments with sulphamonomethoxine (500
parts/106), bacitracin (150 parts/106) and amprol plus
(amprolium + ethopabate; 150 parts/106) were not effective.
Three ducks necropsied at 70 days of age showed generalized
atrophy of internal organs and catarrhal inflammation
in the lower small intestine. In addition, one duck
had gizzard erosion and greyish-white pseudomembranous
inflammation in the oesophageal mucosa between the crop
and proventriculus.
Wet smears
were made from the exudates of infraorbital sinuses
and intestinal contents from ducks from both incidences.
Many motile protozoa having an undulating membrane and
flagella were seen, and after staining with Liu's method
they were revealed as pear-shaped and measured about
12 to 20 lira, in length and 8 to 12 /an in width. They
had a nucleus, four anterior flagella, a backwardly
directed trailing flagellum, a pelta, a clearly visible
axostyle and an undulating membrane. Based on these
morphological features, the organisms
Figure
2. Infra-orbital sinus is filled withfibrinous exudates
(arrowhead).
were
identified as Tetratrichomonas anatis (George, 1980).
Besides these protozoa, many unidentified bacteria were
also found in the smears.
In the
both outbreaks the organs of the necropsied ducks including
the brain, eyes, infra-orbital sinuses, nose, trachea,
lung, heart, oesophagus, crop, gizzard, liver, intestines,
spleen, bursa of Fabricius and kidney were collected,
fixed in 10% buffered formalin, embedded in paraffin,
sectioned, and stained with haematoxylin and eosin (HE).
Sections
of the upper respiratory tract from the first outbreak
including the infraorbital sinuses, nose and trachea,
showed marked hyperplasia of mucous cells in their epithelia.
Excess mucofibrinous exudate containing many desquamated
epithelial cells and heterophils, some mononuclear cells
and erythrocytes were present in their lumens.
A large
number of pyriform-shaped protozoa stained purplish-red
with HE were seen in the infra-orbital exudates. In
the nose they were detected only in the respiratory
region, but not in the vestibular and olfactory areas.
A few protozoa were found in the trachea although none
in the lung.
In both
outbreaks there were many pyriform protozoa in the lower
small intestine within the intestinal and crypt lumens
and associated with an increase of goblet cells and
excess mucus secretion (Figure 3). Marked infiltration
of plasma cells and lymphocytes was noted in the lamina
propria of the small intestine. No organisms were observed
in the upper small intestine and caeca. Hyperkeratosis
with superficial invasion of candidial hyphae and blastospores
was found in both the eroded gizzard and oesophageal
mucosa of the second incident. Urolithiasis was frequently
found in the renal tubules.
DISCUSSION
Tetratrichomonas
anatis has been blamed for causing catarrhal to fibrinous
enteritis (Diamond, 1957; Leibovitz, 1973). The associated
lesions included pericarditis, peritonitis, pleuritis,
salpingitis, and focal necrosis in the liver, intestinal
wall and
t
Figure
3. Voluminous trophozoites o/Tetratrichomonas anatis
are seen in the intestinal lumen. HE, bar = 50 fim.
other
visceral organs (Diamond, 1957). In the present study,
lesions were confined to the upper respiratory tract
and lower small intestine. The protozoa found in the
different organs seemed to be the same species based
on their morphological characteristics.
Tetratrichomonas
suis is found in the digestive and upper respiratory
tracts of pigs, but its pathogenicity is not completely
established (Soulsby, 1968). Respiratory trichomoniasis
caused by Trichomonas vaginalis has been reported in
two infants whose mother previously had had episodes
of trichomoniasis vaginitis (McLaren et al, 1983). Unfortunately,
the transmission route of duck respiratory trichomoniasis
in our cases was not determined.
There
are discrepancies concerning the pathogenicity of Tetratrichomonas
anatis in ducks. Despite the respiratory and intestinal
involvements in the present study, the protozoa certainly
induced tissue reactions in situ. The diarrhoea described
during the second incident showed an excellent improvement
after treatment with 600 parts/106 dimetridazole for
6 days. These facts seemed to indicate that Tetratrichomonas
anatis was pathogenic for ducks. Its pathogenicity was
agedependent, similar to that of Trichomonas gallinae
in squabs (Charlton et al., 1991). However, massive
infections of Trichomonas anatis are established only
when the mucosa is in a catarrhal condition (Kotlan,
1923). Whether it is a primary or secondary pathogen
for ducks needs further study.
REFERENCES
Charlton,
R.B., Bickford, A.A., Cooper, G.L. & Chiu, H.W.
(1991). Systemic trichomoniasis in a squab operation.
Avian Diseases, 35, 426-432.
Diamond,
L.S. (1957). The establishment of various trichomonads
of animals and man in axenic cultures. Journal of Parasitology,
43, 488-490.
George,
J.R. (1980). Parasitology for veterinarians. Philadelphia:
W.B. Saunders Company.
Kotlan,
A.S. (1923). Zur Kenntnis der Darmflagellaten aus der
Hausente und anderen Wasservogeln.
Zentralblatt
für Baketeriologie, Parasitenkunde, I Infektions
Krankheiten und Hygiene, 90, 24-28.
Leibovitz,
L. (1973). Necrotic enteritis of breeder ducks. American
Journal of Veterinary Research, 34, 1053-1061.
McLaren,
L.C., Davis, L.E., Healy, G.R. & James, C.G. (1983).
Isolation of Trichomonas vaginalis from the respiratory
tract of infants with respiratory disease. Pediatrics,
71, 888-890.
Soulsby,
E.J.L. (1968). Helminths, arthropods and protozoa of
domestic animals. Philadelphia: Lea & Febiger.
RÉSUMÉ
Trichomonose
chez le canard
Deux
formes de Trichomonose, respiratoire et intestinale
ont été observées dans deux élevages
de canards. L'agent a été identifié:
Tetratrichomonas anatis, sur la base des caractères
morphologiques.
Dans
le premier cas, les principaux symptômes cliniques
ont été un gonflement bilatéral
des sinus infra-orbitaux, des éternuements, et
une diarrhée profuse, accompagnés d'une
forte mortalité (300/400) chez les jeunes canards.
Les lésions histologiques ont été
limitées au niveau du tractus respiratoire supérieur
et à la partie inférieure de l'intestin
grêle. Ces lésions correspondaient à
une sinusite mucofibrino-purulente et une rhinite catarrhale,
une trachéite et une entérite. Le protozoaire
a été fréquemment observé
au niveau des sinus infra-orbitaux, des cavités
nasales et dans la partie inférieure de l'intestin
grêle, mais rarement dans la trachée.
Dans
le second cas, les lésions étaient limitées
à la partie inférieure de l'intestin grêle
avec une entérite catarrhale chez les canards
adultes qui présentaient une diarrhée
profuse et une faible mortalité.
ZUSAMMENFASSUNG
Respiratorische
und intestinale Trichomoniasis bei Bastard-Enten
Zwei
Arten von Trichomoniasis, respiratorische und intestinale,
wurden in zwei Entenfarmen festgestellt. Die Erreger
wurden auf Grund ihrer morphologischen Eigenschaften
als Tetratrichomonas anatis identifiziert.
Beim
ersten Ausbruch, von dem junge Enten betroffen waren,
bestanden die hauptsächlichen klinischen Symptome
in beidseitiger Schwellung der Infraorbitalsinusse,
Niesen und profusem Durchfall mit hoher Sterblichkeit
(300/400). Die histologischen Veränderungen waren
auf den oberen Respirationstrakt und den unteren Dünndarm
beschränkt und bestanden in mukofibrinopurulenter
Sinusitis und katarrhalischer Rhinitis, Tracheitis und
Enteritis.
Die Protozoen
fanden sich häufig in den Infraorbitalsinussen,
in der Respirationsregion der Nase und im unteren Dünndarm,
aber selten in der Trachea. Beim zweiten Ausbruch waren
die Läsionen auf den unteren Dünndarm mit
katarrhalischer Enteritis bei adulten Enten beschränkt,
die klinisch einen profusen Durchfall mit geringer Mortalität
aufwiesen.
RESUMEN
Tricomoniasis
intestinal y respiratoria en patos
Se observaron
dos tipos de tricomiasis, respiratoria e intestinal,
en dos granjas de patos. Este organismo fue considerado
Trichomonas anatis por sus características morfológicas.
Los signos
clínicos principales en el primer brote fueron
tumefacción bilateral de los senos infraorbitarios,
estornudos y diarrhea profusa con una mortalidad elevada
(300/400) en patos jóvenes. Las lesiones microscópicas
se centraron en la porción superior del sistema
respiratorio y la porción inferior del intestino
delgado y consistieron de una sinusitis fibrinopurulenta
y mucoide así como rinitis, traqueitis y enteritis
catarral. Se observaron protozoos frecuentemente en
los senos infraorbitarios, la porción respiratoria
de la nariz, la porción inferior del intestino
delgado e infrecuentemente en la tráquea. Las
lesiones en el segundo brote se limitaron a la porción
inferior del intestino delgado que presentaba una enteritis
catarral en patos adultos que clínicamente presentaban
una diarrhea profusa y una baja mortalidad.
|
TESTI
ORIGINALI
Maladies. Trichomonose respiratoire du
canari.
Trichomonose respiratoire du
canari: parrasitisme des sacs aériens.
Etude sur la
nouvelle maladie intervenue dans les canaris. Reproduction
interdite.
La Fédération Française d'Ornithologie remercie
:
Monsieur le Docteur E.RISI
Responsable de l'étude
Monsieur le Directeur de l'Ecole Vétérinaire de
Nantes, Madame le Professeur M.WYERs, Monsieur le Professeur J.M. PERSON,
Monsieur le Docteur J.ABADIE, Monsieur le Docteur O.ALBARIC, Monsieur le Docteur
R. CAVIGNAUX, Madame A. NAVARRO, Monsieur le Président de
l'A.N.A.O. Et toutes les personnes qui
ont participé à cette étude
Je remercie monsieur jean Jacques Domenge qui a
initié cette étude. Merçi à Sabine
Vilain pour ce montage de photos qui nous aide à mieux comprendre cette
maladie.
Le texte peut également être lu sur le site de
la FFO.
Trichomonose respiratoire du canari :
Parasitisme des sacs aériens.
Etude clinique.
C'est une des dernières maladies qui est
apparue chez nos canaris. Si aujourd'hui elle fait autant de ravage dans les
élevages Européens c'est au comportement de certains éleveurs qu'on le
doit.
C'est lors du Championnat du Monde de Bad
Salzuflen en Allemagne, en janvier 2004, après des discutions entre éleveurs
Belges et Italiens que j'ai été convaincu qu'il fallait agir vite devant
l'ampleur de la contamination.
Devant l'investissement que représente l'étude
d'une maladie, un éleveur seul ne peut entreprendre seul une telle
démarche.
Il était donc indispensable que la Fédération
Française d'Ornithologie s'investisse. N'est ce pas le rôle d'une Fédération que
de venir en aides aux éleveurs impuissants devant de tels problèmes ?
Monsieur Jean-Michel EYTORFF, juge CNJF –
O.M.J. faune Européenne et hybrides, m'ayant fait connaître Monsieur le Docteur
Vétérinaire Emmanuel RISI, Vétérinaire consultant en animaux exotiques et
sauvages, Vétérinaire du Centre de soins de la Faune Sauvage de l'Ecole
Nationale Vétérinaire de Nantes, tout était réuni pour débuter une étude
sérieuse.
Un éleveur Belge me confia un spécimen en tout
début d'évolution de la maladie. Il fut mis en quarantaine dans un local
indépendant de ma pièce d'élevage et donna lieu aux premiers prélèvements
effectués le 7 février et fut euthanasié rapidement pour donner lieu aux
premières analyses.
Deux oiseaux, provenant de deux élevages
différents, rentrés dans mon élevage début janvier après une quarantaine dans
une pièce séparée présentaient des symptômes de la maladie. Cela allait
permettre d'étudier deux souches supplémentaires d'origines
différentes.
Grâce aux éleveurs de l'A.NA.O., et aux
éleveurs de la région Nantaise qui ont su répondre présent, plusieurs spécimens
furent rassemblés sous le couvert de l'anonymat. Ils ne sont jamais rentrés en
contact les uns avec les autres pour pouvoir mener une étude statistique
représentative.
Un grand merci à tous, car sans eux, nous
n'aurions pu apporter toute la fiabilité à cette étude.
Pour valider le traitement je n'ai pas hésité à
contaminer un lot d'oiseaux inutilisé pour la reproduction. Ces oiseaux témoins
ont permis de valider le protocole et de suivre dans le temps leur
évolution.
Il est à noter qu'un couple s'est constitué
pendant le traitement, et que la femelle a pondu trois œufs qui ont donné
naissance à trois jeunes aujourd'hui en pleine forme. Le hasard nous a même
permis de démontrer que le traitement n'avait aucune influence sur la
fertilité.
La confirmation a été faite courant mai sur un
plus grand nombre de couples qui ont confirmé le premier constat.
Depuis le mois de Juin c'est 88 éleveurs
Français et étrangers qui m'ont contacté en six semaines, sous le couvert de
l'anonymat, et près de la moitié à ce jour m'ont fait part du retour
d'expérience suite au traitement administré. Ce nombre montre l'étendue de cette
maladie qui touche beaucoup plus d'élevage qu'on pourrait le penser. Beaucoup
d'éleveurs font la confusion avec une forme de la variole du canari avec la
variole du fait principalement de l'infection des yeux.
Après les préliminaires voici l'étude clinique
de la maladie effectuée sur les différents sujets.
Tout d'abord il faut être très attentif lors de
l'observation des premiers signes visibles de la maladie.
Dans le tout début le comportement des oiseaux
malades est absolument le même que les oiseaux sains.
Deux formes différentes se manifestent suivant
qu'il s'agisse de l'infection des sacs aériens ou de l'infection des
sinus.
Nous avons suivi l'évolution des trois premiers
jours sur deux oiseaux, le 1 concerne plus particulièrement l'infection des sacs
aériens et le 2 l'infection des sinus.
Dans le premier cas, photo marquée « 1-début »,
la plume de l'oiseau 1 n'est pas souillée par un quelconque écoulement purulent,
mais seul les sacs aériens sont gonflés par l'infection, ce qui provoque une
augmentation du volume au niveau des flèches. L'oiseau a commencé à se frotter
contre les perchoirs arrachant les petites plumes, ce qui laisse apparaître la
peau.
Dans le deuxième cas, photo marquée « 2-début »
la plume de l'oiseau 2, au dessus de l'œil commence à être souillée par les
écoulements provenant des canaux reliant les sinus. C'est le tout début,
l'oiseau n'a pas commencé à se frotter aux perchoirs. Environ douze heures
après, la paupière de l'oiseau 2 commence à gonfler et l'infection du sac aérien
devient visible, les petites plumes commençants à être arrachées par les
frottements sur les perchoirs.
A plus un jour, l'oiseau 1 montre le tour de
l'œil dégarni de plumes, sans gonflement des paupières et sans écoulement
purulent, alors que le sac aérien commence à prendre du volume.
A plus un jour, l'oiseau 2 présente un
gonflement des paupières caractéristique avec écoulement purulent souillant les
plumes et une infection visible du sac aérien.
A plus trois jours, l'oiseau 1 a perdu les
plumes recouvrant la zone du sac aérien qui a augmenté considérablement de
volume. Il est à noter qu'il n'y a pas encore d'écoulement purulent au niveau de
l'œil.
A plus deux jours, l'oiseau 2, les plumes ont
été arrachées et laissent voir nettement la zone infectée avec un écoulement
purulent au niveau des paupières qui souille les plumes du pourtour de
l'œil.
L'observation effectuée, recoupée avec le
retour d'expérience des éleveurs qui ont eu cette maladie montre qu'il n'y a que
très peu de mortalité dans les trois premiers jours, celle-ci intervenant entre
le quatrième et le huitième jour dans la phase aigue de la
maladie.
Le protocole a été validé sur des oiseaux
volontairement contaminés.
Dans le cas où le traitement est administré
dans les quatre premiers jours de l'apparition des premiers signes le taux de
guérison est le plus important, proche du cent pour cent.
Dans le cas ou le traitement est donné à partir
du cinquième jours les chances de guérison diminuent fortement, la phase
irréversible dans les cas graves se situant à partir du sixième jour.
Un mois après le début du traitement il est
constaté que pour l'oiseau qui a été traité à partir du troisième jour les
traces de l'infection ont disparu, seul subsiste un épaississement de la
paupière supérieure.
Pour l'oiseau traité à partir du cinquième
jour, la partie infectée suivant les flèches n'est pas totalement
résorbée.
Dans tous les cas la repousse des plumes dans
la partie la moins infectée a commencé. Les oiseaux ont repris une activité
normale.
Photo 1 : Localisation de l'abcès dans le sac
aérien après retrait de l'oeil.
Photo 2 : Localisation de l'abcès après
incision de la peau et du sac aérien.
ETUDE SCIENTIFIQUE
Divers canaris nous ont été présentés en
consultation ou par photographie avec une affection du pourtour de l'œil,
caractérisée par une tuméfaction importante, des paupières fermées, des plumes
collées et des gonflements et indurations des sacs aériens
infra-orbitaires.
Cette affection ne semblait pas rétrocéder aux
traitements antibiotiques et en particulier à l'enrofloxacine (BAYTRIL). Le taux
de mortalité dans les élevages était important et la mort survenait rapidement
(quelques jours) après l'apparition des premiers signes.
1- Etude
Animaux
Notre étude a porté sur 8 canaris morts (mort
en fin de maladie ou par euthanasie).
Méthode
Chaque canari a été autopsié : examen externe
puis examen interne des organes sous loupe binoculaire (cœur, foie, reins,
organes génitaux, poumons, sacs aériens thoraciques et abdominaux, jabot,
proventricule, gésier, duodénum, pancréas, rate, jéjunum, colon, cloaque,
articulations, encéphale, yeux, sacs aériens de la tête, sinus). Cet examen, dit
"macroscopique", permet d'évaluer pour chacun de ces organes, la taille, la
forme, la couleur et la consistance. Toute lésion est précisément notée dans le
rapport d'autopsie.
A l'issu de cet examen macroscopique, chaque
organe a été prélevé dans du formol à 10% en vue d'un examen histopathologique.
L'histopathologie correspond à l'examen au microscope des tissus et des cellules
malades. Elle permet de voir précisément, après colorations particulières, les
transformations d'un tissu (inflammation, infiltration, tumeur, dégénérescence,
prolifération, nécrose etc...) et la présence de germes éventuels (parasites,
virus, bactéries).
Enfin un examen bactériologique des organes
suspects d'infection a été réalisé (dans notre cas, sur les sacs aériens
infra-orbitaires). Cet examen est réalisé à partir d'un écouvillonnage de la
région infectée à l'aide d'un écouvillon stérile conservé ensuite dans un milieu
de transport adapté (gélose). L'examen bactériologique comprend trois phases
:
- l'isolement : on isole, à partir de
l'écouvillon, une ou plusieurs bactéries en les faisant pousser sur des milieux
nutritifs,
- l'identification : elle permet de donner un
nom aux bactéries isolées, selon des critères standardisés (forme, aspect,
réactions à des agents chimiques et physiques...),
- l'antibiogramme, qui permet de tester divers
antibiotiques sur les bactéries identifiées. Selon la capacité ou non de la
bactérie à se développer en présence de l'antibiotique testé, celle-ci sera dite
"Sensible" ou "Résistante" à l'antibiotique.
2- Résultats
A l'autopsie, sur les 8 individus analysés, il
a été noté :
- à l'examen externe : une maigreur moyenne à
sévère, des paupières fermées et des pourtours oculaires gonflés.
- A l'examen interne : une absence de lésion
sur le cœur, le foie, la rate, le pancréas, les reins, l'appareil digestif, les
organes génitaux, l'encéphale, les articulations, les os, les poumons, les sacs
aériens thoraciques et abdominaux et les yeux.
- Des lésions des sinus, des sacs aériens
infra-orbitaires et de leurs diverticules chez les 8 canaris, de façon uni ou
bilatérale : ces organes présentaient une taille augmentée, une consistance
anormale (induration); les cavités étaient remplies d'un pus jaune, solide,
envahissant l'ensemble des sacs aériens autour des yeux ainsi que les sinus avec
lesquels ils sont en rapport (photos 1 et 2). Ce pus a été prélevé chez 6 des 8
canaris en vue d'un examen bactériologique.
Photo 3 : Image histologique d'une coupe de sac
aérien au microscope. Les abcès envahissent les régions normalement remplies
d'air.
Photo 4 : Même image agrandie 400 fois. De très
nombreux trichomonas sont visibles, entourés d'un halo blanc.
Photo 5 : Même image agrandie 3000
fois.
A l'examen histopatologique, aucun organe ne
présentait de lésions significatives, hormis les sinus et sacs aériens du crâne
pour lesquels il a été observé un envahissement complet par des amas très
importants de trichomonas entourés d'une réaction inflammatoire sévère (photos
3, 4 et 5).
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Riporto un articolo sull'argomento
rintracciato su un sito Russo.
http://rus-canary.ru/article/?11
Глазной трихомоноз у канареек
To
start, here a testimony, that of Michel DARRIGUES, famous stockbreeder of
Canaries Color: ? “It was in 2001, at the end of the season of breeding. I
initially noticed on some subjects then on more and more of the birds the
following disorders: initially an eye which runs without being inflated or while
being inflated very little, then the eye inflates on all the lathe then that
touches the two eyes. Then, I noticed a dry, caseous membrane in top of the
throat. That generally ended in the death of the birds. All that in 8 to 15
days. Symptoms of variola would have been said. The birds preserved beautiful
droppings on the other hand. I made analyze several times of the corpses. The
results were very diverse: one found such or such bacterium of where multiple
antibiotic treatments which in any event did not prevent mortality. I lost young
canaries initially then adults. Thus most of my production of 2001 disappeared.
” Obviously with some of the friends who had seen what arrived at the birds of
Michel we were desperate because one did not know what to make and did not find
in any book of Canariculture nor on any Internet site the possible cause of this
mortality. However, the solution was going to come us from Brazil and that by a
mere chance. Indeed an evening of July I had on the telephone my friend Luis
BERALDI the President of the C.O.M. southern hemisphere. I asked to him whether
it had already intended to speak about this kind of disease. The answer of Luis
BERALDI: “I never saw but I intended to say that there are cases in Italy. There
is a drug and Luciano knows the name of the drug. ” As much to say that in less
than one hour the business took another turning. I telephoned Michel who at once
put himself in liaison with Luciano MANFREDINI. The name of the active product
was given, the drug bought in the tread and the saved birds. The epidemic was
stopped and even part of the birds at the first stages cured. And this disease
never returned to Michel. Then about what is it? How that does it look after T?
Does it still prevail?
TREATMENT: The effectiveness of the treatment by dim?tridazole
and ronadizole led us to suspect an attack of protozoa and more particularly the
trichomonas. A protozoon is a microscopic unicellular animal (see photo). The
trichomonas belongs to the group of whipped because it has long filaments which
are used to him to move. A species of trichomonas attacks the pigeons more
especially. The trichomonas is well-known pigeon fanciers. This parasite lives
in general in the mouth and the top of the digestive tract thus producing
deposits and crusts in the nozzle, the throat and the digestive tract. That can
be mortal in particular by smothering of the pigeons. The young people are more
sensitive than the adult pigeons. The contamination is made in particular by the
droppings thus risk by seeds or water soiled by sick droppings of birds. But
never one had quoted case having touched the Canaries. Moreover the trichomonas
is difficult to detect on the corpses of birds bus ilne does not survive when
the bird died. Therefore with the autopsy one found nothing on the birds Michel.
The only means of locating it is to make a taking away on the alive bird with a
cotton stem for example and to examine at once under the microscope. Now that we
are interested more closely in this disease one sees that J. VIGUIE had already
suspected there is more than 20 years that the trichomonas could attack diamonds
mandarins and also parakeets. Today one learns thanks to Internet that this
parasite attacks with other sparrows of nature in Europe and Canada; that it
touches many raptors (which contaminate themselves by capturing pigeons
reached). And even by reading foreign ornithophilous reviews or while going on
forums and blogs Internet one discovers that breedings (large or small) of
Canaries of all Europe are touched.?
WHAT ONE DISCOVERS THEN: The problems at Michel DARRIGUES take
place in 2001. Since we discovered that an other stockbreeder of importance in
France had lost many birds to the autumn 2000 but it had maintained the secrecy
pretexting anything else. Although this stockbreeder then knew the name of the
drug found in Italy it had not warned anybody at the time. It is a pity well.
Always it is that as soon as somebody contacts us by announcing this kind of
disorders this risk of trichomonas is always announced and give the name of the
possible treatments. Some French amateurs thus had their saved breeding. The
goal of this article is to inform everyone. All the Canaries are threatened;
colors, postures, singers.. Speak goshawks about you will see yourself that
there were cases. Italy, France, Belgium etc…. all the countries are touched.
What one knows concerning the Canaries: - the disease starts with disorders with
the eyes, - mortality is strong and in a few days or a few week, - they is
contagious between soiled birds and by the material, water or seeds, - that is
treated effectively with dim?tridazole or ronidazole, - a bird cures by the
treatment is not contagious. What one suspects: - the person in charge one would
be whipped for the group for Trichomonas, - birds not presenting disorders could
carry the parasite and contaminate other subjects. | |
http://www.online-translator.com/url/tran_url.asp
Глазной трихомоноз у канареек
Comenzar, aquí un testimonio, aquel de Michel DARRIGUES,
criador de ganado famoso de Color de Canarias: ? “Esto estaba en 2001, al
final de temporada de la cría. Al principio noté en algunos sujetos entonces en
cada vez más de las aves(los pájaros) los desórdenes siguientes: al principio un
ojo que corre sin ser inflado o siendo inflado muy poco, entonces el ojo se
infla en todo el torno entonces que toca los dos ojos. Entonces, noté un seco,
caseous membrana en la cumbre de la garganta.
Esto generalmente terminado en la muerte de las aves(los pájaros). Todo esto en
8 a 15 días. Los síntomas de variola habrían
sido dichos. Las aves(los pájaros) conservaron droppings hermoso por otra parte. Hice analizan varias
veces de los cadáveres. Los resultados eran muy diversos: un encontró tal o tal
bacteria de donde tratamientos de antibiótico múltiples que pase lo que pase no
previnieron la mortalidad. Perdí Canarias jóvenes al principio entonces adultos.
Así la mayor parte de mi producción de 2001 desapareció.” Obviamente con algunos
amigos que habían visto lo que llegó a las aves(los pájaros) de Michel éramos
desesperados porque uno no sabía que hacer y no encontró en ningún libro de Canariculture, ni en ningún Internet sitúan la
causa posible de esta mortalidad. Sin embargo, la solución iba a venir nosotros
de Brasil y esto por una mera posibilidad. En efecto una tarde de julio yo tenía
por teléfono a mi amigo Luis BERALDI el
presidente del hemisferio del sur C.O.M.. Le
pregunté si esto haya tenido la intención ya de hablar sobre esta clase de la
enfermedad. La respuesta de Luis BERALDI: “nunca vi pero tuve la intención de
decir que hay casos en Italia. Hay una medicina(droga) y Luciano sabe(conoce) el
nombre de la medicina(droga).” Tan mucho para decir que en menos de una hora el
negocio tomó otra bocacalle. Llamé por teléfono a Michel que inmediatamente se
puso en el enlace con Luciano MANFREDINI. El nombre del producto activo fue
dado, la medicina(droga) comprada en el paso y las aves(los pájaros) salvadas.
La epidemia fue parada y hasta la parte de las aves(los pájaros) en las primeras
etapas(escenas) curadas. Y esta enfermedad nunca devuelta a Michel. ¿Entonces
sobre qué es ello? ¿Cómo esto cuida esto de T? ¿Todavía prevalece esto?
TRATAMIENTO: ¿La eficacia del tratamiento por débil? el tridazole y
ronadizole nos condujeron a sospechar un ataque de protozoa y más en particular el trichomonas. Un
protozoon es un animal unicelular microscópico (ver la foto). El trichomonas pertenece al grupo de azotado porque
esto tiene filamentos largos que están acostumbrado a él para moverse. Una
especie de trichomonas ataca las palomas más
sobre todo. El trichomonas es elegantes de
paloma famosos. Este parásito vive en general en la boca y la cumbre del aparato
digestivo que así produce depósitos y cortezas en el inyector, la garganta y el
aparato digestivo. Puede ser mortal en particular asfixiándose de las palomas.
La gente joven es más sensible que las palomas adultas. La contaminación es
hecha en particular por el droppings así
arriesgan por semillas o agua manchada por droppings enfermo de aves(pájaros). Pero nunca uno
había cotizado(citado) el caso que ha tocado las Canarias. Además el trichomonas es difícil de descubrir en los
cadáveres del autobús de aves(pájaros) ilne no
sobrevive cuando la ave(el pájaro) murió. Por lo tanto con la autopsia uno no
encontró nada en las aves(los pájaros) Michel. El único medio de la localización
de ello es hacer una toma lejos en la ave(el pájaro) viva con un tallo de
algodón por ejemplo y examinar inmediatamente bajo el microscopio. Ahora que
estamos interesados más estrechamente en esta enfermedad uno ve esto J. El VIGUIE había sospechado ya que hay más de 20 años
que el trichomonas podría atacar mandarines de
diamantes y también periquitos. Hoy uno aprende gracias al Internet que este
parásito ataca con otros gorriones de la naturaleza en Europa y Canadá; que esto
toque muchos raptors (que se contaminan
capturando palomas alcanzadas). Y hasta leyendo revisiones de ornithophilous extranjeras o mientras continuando
foros e Internet blogs uno descubre que breedings (grande o pequeño) de Canarias de toda la
Europa son tocados.?
LO QUE UNO DESCUBRE ENTONCES: Los problemas en Michel DARRIGUES
ocurren en 2001. Ya que descubrimos que un otro criador de ganado de la
importancia en Francia había perdido a muchas aves(pájaros) al otoño 2000 pero
esto había mantenido el secreto pretexting algo
más. Aunque este criador de ganado entonces supiera(conociera) el nombre de la
medicina(droga) encontrada en Italia esto no había advertido a nadie entonces.
Esto está una compasión bien. Siempre es que tan pronto como alguien se pone en
contacto con nosotros anunciando esta clase de desórdenes este riesgo de trichomonas siempre es anunciado y dar el nombre de
los tratamientos posibles. Algunos aficionados franceses así tenían su cría
salvada. El objetivo de este artículo es informar a cada uno. Todas las Canarias
son amenazadas; colores, posturas, cantantes.. Hable los azores sobre usted se
verán que había casos. Italia, Francia, Bélgica etc.. todos los países son
tocados. Lo que uno sabe(conoce) acerca de las Canarias: - ¿la enfermedad
comienza con desórdenes con los ojos, - la mortalidad es fuerte y en unos días o
una semana, - ellos son contagiosos entre aves(pájaros) manchadas y por el
material, agua o semillas, - que es tratado con eficacia con débil? tridazole o
ronidazole, - unas curas de ave(pájaro) por el tratamiento no son
contagiosas. Lo que uno sospecha: - la persona responsable sería azotada para el
grupo para Trichomonas, - las aves(los pájaros)
que no presentan desórdenes podrían llevar al parásito y contaminar otros
sujetos. | |
http://www.sportpigeons.net/forum/viewtopic.php?t=25&sid=3cfd44b5d3eaa9d6562d0e19fcd606c2
Deniz
Регистриран на: 12 Апр
2007 |
Мнения: 20 |
Местожителство:
Dobrich | |
Пуснато
на: Съб Апр 28, 2007 8:16 pm |
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Трихомонозата е протозойна болест засягаща храносмилателната
система и паренхимните органи. Етиология. Причителя е Trichomonas
columbae или Trichomonas gallinae. Той е нормален обитател на лигавицата на
храносмилателния тракт, които в определени условия става болестотворен за гълъба
Епизоотология. Заразяването става орално с храната и особенно с водата.
Клинични признаци. – протича в две форми – остра и хронична Остра.
При тази форма смъртността е висока 70%. Наблюдават се мръсно бели
некрози и налепи по устната кухина и хранопровода. Изтечения от ноздрите и
очите. Често се установяват с големина на грах, топчести образования под
глътката, които са лесно установими при напипване в тази област. Фекалиите са
жътеникави,слузести и с МЕХУРЧЕТА.
При тежки случай освен хранопровода се засяга черния и
белия дроб, въздушните торби и яйцепроводите. Хронична форма. Боледуват само
възрастните и при тях се установяват кашкавалоподобни налепи по устната кухина и
хранопровода.
Патологоанатомично. Мръснобели налепи по устна кухина, хранопровод и гуша.
От вътрешните органи често се засяга черния дроб. Лечение.
Диметронидазол(Trichomonacid), Ронидазол, Трихо-40. |
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bulteriera
Регистриран на: 07 Апр
2008 |
Мнения: 5 |
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Пуснато
на: Пет Апр 18, 2008 8:38 pm |
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a kak da lekuvam trihomonozata s lekarstvata |
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rash0
Регистриран на: 17 Окт
2007 |
Мнения: 3 |
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Пуснато
на: Пон Апр 28, 2008 12:50 pm |
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за лечение отиваш в аптекатаи си купуваш трихомонацид(жените
го използват за бяло течение , тъка че пояснете че е за гълаби или аптекарят
може да не ви разреши да си го купите) и когато малкото се поопери му дават 1/4
ако трихомоноцида е 250 мг тоест около 80 мг ако е по голям сами си изчислявате
и след това когато попорасне малкото и почне да яде му давате пак 1/4 от
хапчето, от 1 година използвам този метод и имам 100% успех с трихомониазата
успех и на вас |
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Lino Colaianni
Non allevatore.
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