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Club Italiano Canarino Lancashire

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TRICHOMONIASI RESPIRATORIA DEL CANARINO, PARASSITISMO DEI SACCHI AEREI

( MALATTIA DELL'OCCHIO DEI CANARINI ) o (MALATTIA DEGLI OCCHI GONFI)

Personalmente ritengo che il benessere e la vita dei nostri canarini non possa essere soggetta ad alcuna sorta di limitazione di informazioni per cui ringraziando tutti gli esperti che hanno contribuito pubblico questa traduzione integrale dell'articolo reperibile su http://lequeuth.com/54.html Pasquale Colaianni corresponsabile del sito.

Si ringraziano anticipatamente coloro che vorranno perfezionare in ogni modo questa traduzione inviandomi una mail.

Roma, 18/03/2007

Pasquale Colaianni

Proseguendo le ricerche ho trovato nella biblioteca di internet un articolo in lingua russa sull'argomento, tradotto in Inglese che viene tradotto e riportato nella seconda tabella con il testo originale più in basso.

Per dovere di trasparenza si comunica che gli specialisti  S.S. TSAI,  T. C. CHANG, M. KUO,  C. ITAKURA del politecnico diTaiwan, e dell'Univesità di Hokkaido Giappone, avevano individuato la patologia nei canarini nel 1996 e pubblicato i risultati su Avian Pathology nel 1997.

Traduzione    Translation
(Anno 2005)

Malattie.

Trichomoniasi respiratoria del canarino.

Tricomoniasi, respiratoria del canarino: parrassitismo dei sacchi aerei.

Studio sulla nuova malattia che si presenta nei canarini. Riproduzione vietata.

La Federazione Francese di Ornitologia ringrazia:

ll dottor E. RISI

Responsabile degli studi.

Il Direttore della Scuola Veterinaria di Nantes, la professoressa M. WYERs, il professor J. M. PERSON, il dottor J. ABADIE, il dottor O.ALBARIC, il dottor R. CAVIGNAUX, la sig.ra A. NAVARRO, il presidente dell'A.N.A.O.
E tutte le persone che hanno partecipato a questo studio.

Ringrazio il sig. Jean Jacques Domenge che iniziò questo studio.
Grazie a Sabine Vilan per il montaggio delle fotografie che ci aiutano a comprendere meglio questa malattia.

Il testo può anche essere letto sul sito della FFO. (Federazione Francese di Ornitologia)

Trichomonose respiratoria del canarino: Parassitismo dei sacchi aerei.

1 - INIZIO - SACCHI - 2005

1 - INIZIO - SENI - 2005

Studio clinico.

È una delle ultime malattie che è comparsa tra i nostri canarini. Se oggi fa tanta devastazione negli allevamenti europei, ciò è dovuto al comportamento di determinati allevatori.

È ai tempi del campionato del mondo di Bad Salzuflen in Germania, nel gennaio 2004, dopo la discussione fra gli allevatori belgi ed italiani, che mi sono convinto convinto fosse necessario agire rapidamente davanti all'ampliarsi del contagio.

Di fronte alll'investimento che comporta lo studio di una malattia, un singolo allevatore non può intraprendere da solo un tale impegno.

Era così essenziale che la Federazione Francese d'Ornitologia fosse investita del problema. Non è questo il ruolo di una Federazione? andare in aiuto degli allevatori impotenti davanti a tali problemi.

Il Sig. Jean-Michel EYTORFF, giudice CNJF - O.M.J. fauna europea ed ibridi, mi aveva fatto conoscere il Veterinario Dottor Emmanuel RISI, medico veterinario specializzato in animali esotici e selvatici, medico veterinario del centro di cura della fauna selvatica della Scuola Nazionale Veterinaria di Nantes, tutta la scuola è stata coinvolta per realizzare un serio studio.

Un allevatore belga mi ha affidato un esemplare all'inizio dello sviluppo della malattia. Fu subito messo in quarantena in un locale separato del mio ambiente di allevamento e si diede luogo al primo prelvamento per l'esame effettuato il 7 febbraio dopo aver provveduto rapidamente all'eutanasia per procedere alle prime analisi.

Due uccelli, provenienti da due allevamenti diversi, entrati nel mio allevamento all'inizio di gennaio dopo la quarantena in un settore separato, hanno presentato i sintomi della malattia. Questo ha permesso di studiare due soggetti supplementari di differente origine.

Grazie agli allevatori del A.NA.O. ed agli allevatori della zona di Nantes che hanno saputo attivarsi, parecchi esemplari furono raccolti con la certezza dell'anonimato. Gli allevatori non sono mai stati messi in contatto tra loro per poter permettere uno studio statistico rappresentativo.

Un grande ringraziamento a tutti, perché senza di loro, non avremmo potuto dare affidabilità a questo studio.

Per convalidare il trattamento non ho esitato a contaminare una serie di uccelli non utilizzati per la riproduzione. Questi uccelli pilota hanno permesso di convalidare il protocollo e di seguire nel tempo la loro evoluzione.

È stato possibile notare che durante il trattamento si è formata una coppia e che la femmina ha deposto tre uova che hanno dato luogo a tre giovani oggi in piena forma. La casualità ci ha permesso di dimostrare che il trattamento non ha alcuna influenza sulla fertilità.

La conferma è stata realizzata durante il mese di maggio su un numero più grande di coppie che hanno confermato il primo rapporto.

Da giugno sono stato contattato da 88 allevatori francesi e stranieri nel corso di  sei settimane, sotto copertura dell'anonimato e circa la metà ad oggi mi hanno dato risposta sui risultati a seguito del trattamento somministrato. Questo numero mostra la vastità di questa malattia che tocca molto più di quanto uno potrebbe immaginare l'allevamento. Molti allevatori confondono questa malattia con una forma di vaiolo del canarino, pricipalmente a causa dell'infezione degli occhi.

Dopo i preliminari ecco lo studio clinico sulla malattia effettuata sui vari oggetti.

In primo luogo è necessario essere molto attenti ai tempi d'osservazione dei primi segni visibili della malattia.

All'inizio della malattia il comportamento degli uccelli ammalati è assolutamente identico a quello degli uccelli sani.

Due forme differenti compaiono in base alla tipologia dell'infezione secondo se si tratti di infezione dei sacchi aerei o infezione dei seni.

Abbiamo seguito l'evoluzione nei primi 3 giorni su due uccelli, l'1 si riferisce più specificamente all'infezione dei sacchi aerei ed il 2 all'infezione dei seni.

Nel primo caso, la fotografia è contrassegnata da "1-début", la piuma dell'uccello 1 non è sporca da alcun flusso purulento, ma soltanto i sacchi aerei sono gonfi a causa dell'infezione, che causa un aumento nel volume al livello delle frecce. L'uccello ha cominciato a strofinarsi contro i posatoi perdendo le piccole piume, che lasciano comparire la pelle.

Nel secondo caso, la fotografia è contrassegnata da "2-début" la piuma dell'uccello 2, al di sopra dell'occhio comincia ad essere sporcata dai flussi che vengono dalle scanalature che collegano i seni. All'inizio, l'uccello non ha cominciato a sfregarsi sui posatoi. Circa dodici ore dopo, la palpebra dell'uccello 2 comincia a gonfiarsi e l'infezione del sacchi aerei diventa visibile, le piccole piume cominciano a strapparsi a causa dello sfregamento sui posatoi.

1 - SACCHI AEREI - 2005

2 - SENI - 2005

Al secondo giorno, l'uccello 1 mostra il contorno dell'occhio privo di piume, senza rigonfiamento delle palpebre e senza flusso purulento, mentre il sacco aereo comincia a gonfiarsi.

Al secondo giorno, l'uccello 2 presenta un caratteristico rigonfiamento delle palpebre con flusso purulento che sporca le piume ed una visibile infezione del sacco aereo.

Al quarto giorno, l'uccello 1 ha perso le piume che che coprivano la zona del sacco aereo che ha aumentato considerevolmente il volume. È da notare che non esiste ancora alcun flusso purulento a livello dell'occhio.

Al terzo giorno, l'uccello 2, le piume sono strappate e lasciano chiaramente vedere la zona infettata con un flusso purulento a livello delle palpebre che sporca le piume del contorno dell'occhio.

 

1 - SACCHI AEREI - 2005

2 - SENI - 2005

L'osservazione effettuata, incrociata con le risposte data dall'esperienza degli allevatori che hanno avuto rapporti con questa malattia, conferma che vi è pochissima mortalità nei primi 3 giorni, che invece interviene fra il quarto e l'ottavo giorno nella fase acuta della malattia.

Cura iniziata al 3 giorno

Un mese dopo il trattamento

Cura iniziata al 5 giorno

Un mese dopo il trattamento

Il protocollo è stato convalidato tramite uccelli volontariamente contaminati.

Se il trattamento è praticato nel corso dei primi quattro giorni dalla comparsa dei sintomi, la cura è efficace, prossima ad una guarigione al cento per cento.

Nel caso che il trattamento sia somministrato ad iniziare dal 5 giorno, le probabilità di guarigione diminuiscono fortemente, la fase irreversibile nei casi gravi si posiziona al sesto giorno.

Un mese dopo l'inizio del trattamento si è notato che per l'uccello che è stato trattato dal terzo giorno le tracce dell'infezione spariscono, sussiste esclusivamente un ispessimento della palpebra superiore.

Per l'uccello trattato iniziando dal quinto giorno, la parte infettata secondo le frecce non si riassorbe completamente.

In tutti i casi ricomincia la ricrescita delle piume nella parte meno infetta. Gli uccelli hanno ripreso una normale attività.

1 - SACCHI AEREI - 2005

1 - SACCHI AEREI - 2005

Fotografia 1: Localizzazione dell'ascesso nel sacco aereo dopo l'infossamento dell'occhio.

Fotografia 2: Localizzazione dell'ascesso dopo l'incisione della pelle e del sacco aereo.

STUDIO SCIENTIFICO

Vari canarini ci sono stati presentati per un consulto o tramite foto della patologia del contorno dell'occhio, caratterizzate da tumefazioni importanti, palpebre chiuse, piume attaccate e gonfiamenti ed indurimenti dei sacchi aerei ed infra-orbitali.

Questa patologia non sembra retrocedere con i trattamenti antibiotici ed in particolare con il enrofloxacine (BAYTRIL). Il tasso di mortalità negli allevamenti è notevole e la morte si è presentata rapidamente (alcuni giorni) dopo la comparsa dei primi sintomi.

1 - Studio

Animali

Il nostro studio è riferito a 8 Canarini morti (morte per malattia o per eutanasia).

Metodologia

Ogni canarino è stato sottoposto ad autopsia: esame esterno poi esame interno degli organi sotto microscopio binoculare (cuore, fegato, reni, organi genitali, polmoni, sacchetti di aria toracici ed addominali, gozzo, proventricolo, ventriglio, duodeno, pancreas, milza, ventriglio, colon, cloaca, articolazioni, cervello, occhi, sacchetti di aria della testa, seno). Questo esame, conosciuto come "macroscopico", permette di valutare per ciascun di questi organi, la taglia, la forma, il colore e la consistenza. Tutte le lesioni sono annotate precisamente nel rapporto di autopsia.

Con la risultanza di questo esame macroscopico, ogni organo è stato prelevato dalla soluzione di formolo al 10% per un esame istopatologico. L'istopatologia corrisponde all'esame sotto il microscopio dei tessuti e delle cellule ammalate. Permette di vedere precisamente, dopo gli strinning particolari, le trasformazioni di un tessuto (infiammazione, infiltrazione, tumore, degenerazione, proliferazione, necrosi ecc…) e la presenza di possibili germi (parassiti, virus, batteri).

Infine un esame batteriologico degli organi sospetti d'infezione è stato effettuato (nel nostro caso, sui sacchi aerei infra-orbitali). Questo esame è effettuato a partire da una pulizia della zona infettata usando una spazzola sterile del condotto di scarico conservata in un mezzo di trasporto adatto (gel). L'esame batteriologico include tre fasi:

- l'isolement : on isole, à partir de l'écouvillon, une ou plusieurs bactéries en les faisant pousser sur des milieux nutritifs,

- isolamento: su isola, con un bastoncino cotonato, uno o più batteri facendoli proliferare su terreno di cultura,

- identificazione: permette di dare un nome ai batteri isolati, secondo i test di verifica standardizzati (forma, aspetto, reazioni agli agenti chimici e fisici medici…),

- l'antibiogramma, che permette di esaminare i vari antibiotici sui batteri identificati. Secondo la capacità o non del batterio di svilupparsi in presenza dell'antibiotico esaminato, questo sarà riconosciuto come “sensibile„ o “resistente„ all'antibiotico.

2 - Risultati

Con l'analisi, su gli 8 individui analizzati, è stato notato:.

- con l'esame esterno: una magrezza da media ad importante, le palpebre chiuse ed il contorno oculare gonfio.

- L'esame interno: un'assenza della lesione sul cuore, sul fegato, sulla milza, sul pancreas, sui reni, sul sistema digestivo, sui genitali, sul cervello, sulle articolazioni, sulle ossa, sui polmoni, sui sacchetti di aria toracici ed addominali e sugli occhi.

- Des lésions des sinus, des sacs aériens infra-orbitaires et de leurs diverticules chez les 8 canaris, de façon uni ou bilatérale : ces organes présentaient une taille augmentée, une consistance anormale (induration); les cavités étaient remplies d'un pus jaune, solide, envahissant l'ensemble des sacs aériens autour des yeux ainsi que les sinus avec lesquels ils sont en rapport (photos 1 et 2). Ce pus a été prélevé chez 6 des 8 canaris en vue d'un examen bactériologique.

- Alcune lesioni dei seni, dei sacchetti di aria infra-orbitali e dei loro diverticoli negli 8 Canarini, di fattezze unilaterali o bilaterali: questi organi hanno una taglia ingrossata, una consistenza anormale (indurimento); le cavità erano piene di pus di colore giallo, solido, invadevano l'intero sacco aereo intorno agli occhi così come i seni con cui sono in collegamento (fotografie 1 e 2). Questo pus è stato prelevato a 6 degli 8 Canarini per un esame batteriologico.

 

 

Fotografia 3: Immagine istologica di un taglio del sacco aereo al microscopio. Gli ascessi invadono le zone riempite normalmente di aria.

Fotografia 4: La stessa immagine ingrandita 400 volte. Numerosi trichomonas visibili, circondati da un alone bianco.

Fotografia 5: La stessa immagine ingrandita 3000 volte.

A l'examen histopatologique, aucun organe ne présentait de lésions significatives, hormis les sinus et sacs aériens du crâne pour lesquels il a été observé un envahissement complet par des amas très importants de trichomonas entourés d'une réaction inflammatoire sévère (photos 3, 4 et 5).

All'esame istopatologico, nessun organo presenta lesioni significative, tranne i seni ed i sacchi aerei del cranio per cui si osserva un'invasione completa di ammassi molto importanti di trichomonas circondate da una reazione infiammatoria importante (fotografie 3, 4 e 5).

(Anno 2001)

Questa è la traduzione dell'articolo rintracciato sul sito russo

http://rus-canary.ru/article/?11

Per iniziare, ecco una testimonianza, quella di Michel DARRIGUES, famoso allevatore di canarini di colore.:
Alla fine della stagione di allevamento del 2001 ho notato su alcuni soggetti alcuni problemi: inizialmente un occhio che funzionava senza essere gonfio o gonfio pochissimo, poi l'occhio che si gonfiava tutto intorno e che che si estendeva ai due occhi. Allora, ho notato che era secco con una membrana asciutta nella parte superiore della gola. Questo si concludeva generalmente con la morte degli uccelli. Tutto questo in 8 - 15 giorni. I sintomi del vaiolo ci sarebbero tutti. Gli uccelli hanno conservato la secchezza nell'altra parte. Ho fatto per analizzare parecchie volte i corpi. I risultati erano molto vari: si sono trovati tali o tanti batteri da dover eseguire trattamenti antibiotici multipli che in qualsiasi caso non ha impedito la mortalità. Ho perso canarini sia giovani che adulti. Così la maggior parte della mia produzione di 2001 sono deceduti. "Ovviamente con alcuni degli amici che avevano visto che cosa era capitato agli uccelli di Michel che era disperato perché non sapeva cosa fare e non avendo trovato in alcun libro di Canaricultura né su alcun sito Internet la possibile causa di questi decessi. Tuttavia, la soluzione stava venendoci dal Brasile e quello fu un vero caso. Infatti una sera di luglio ricevetti una telefonata dal mio amico Luigi BERALDI presidente dell'emisfero sud della C.O.M. Gli ho chiesto se già aveva inteso parlare di questo genere di malattia. La risposta di Luigi BERALDI: fu: "Non l'ho mai visto, ma ho sentito dire che ci sono stati casi in Italia. C'è una medicina e Luciano conosce il nome della medicina" Per così dire , in meno di un'ora il problema ha preso un altro tono. Ho telefonato a Michel che immediatamente si è messo in comunicazione con Luciano MANFREDINI. Il nome del prodotto valido è stato reperito, il medicinale è stato comprato al volo e gli uccelli salvati. L'epidemia è stata bloccata ed anche quegli uccelli nel primo stadio della malattia si è salvata. E questa malattia non ha mai più  contagiato Michel. Allora cosa è? Come curarla? Come vincerla?

TRATTAMENTO:
L'efficacia del trattamento del Dimatridazole e del ronadizole ci hanno portato a ritenere trattarsi di un sospetto attacco di protozoi e più specialmente dei trichomonas. Un protozoo è un animale unicellulare microscopico (vedere la foto). Il trichomonas appartiene al gruppo dei flagellati perché ha filamenti lunghi che sono usati per muoversi. Una specie di trichomonas attacca più particolarmente i piccioni. I trichomonas è ben noto nei piccioni viaggiatori. Questo parassita vive generalmente nella bocca e nella parte superiore del tratto digerente che produce così i depositi e le croste nell'ugello, nella gola e nel tratto digestivo. Può essere mortale in particolare soffocando i piccioni,.i giovani piccioni sono più sensibili dei piccioni adulti. La contaminazione ha origine in special modo dagli escrementi così il rischio deriva dai semi o dall'acqua sporcata dagli escrementi infetti degli uccelli. Ma mai qualcuno aveva citato il caso che i canarini vi fossero sensibili. Inoltre i trichomonas sono difficili da rilevare sul corpo degli uccelli in quanto non sopravvivono alla morte dell'uccello. Di conseguenza con l'autopsia non furono trovati sugli uccelli di Michel. L'unico mezzo per individuarli è di prelevare dall'uccello vivo ad esempio con un cotton fioc delle particelle ed esaminarle immediatamente al microscopio. Ora che siamo interessati molto più attentamente a questa malattia vediamo che il J. VIGUIE aveva già avuto sospetti da almeno 20 anni che i trichomonas potevano infettare i diamanti mandarini ed anche i pappagalli. Oggi si conosce grazie ad Internet che questo parassita infetta con altri rapaci naturali in Europa ed in Canada; che riguarda molti rapaci (che si contaminano catturando i piccioni). E perfino leggendo dalle recensioni ornitologiche straniere o mentre leggiamo sui forum e sui blog Internet scopriamo che gli allevamenti (grandi o piccoli) di Canarini di tutta l'Europa sono colpiti.

CHE COSA UNO SCOPRE ALLORA:
I problemi a Michel DARRIGUES hanno inizio nel 2001. Finchè abbiamo scoperto che un altro importante allevatore francese, aveva perso molti uccelli nell'autunno 2000 ma aveva mantenuto il segreto con dei pretesti. Anche se questo allevatore a quei tempi aveva conosciuto il nome della medicina scoperta in Italia, non aveva avvertito nessuno.Questo è stato un gran peccato. Ogni volta e non appena qualcuno si mette in contatto con noi avvertendoci questo genere di problemi ed il rischio della presenza di trichomonas è annunciato, viene sempre comunicato il nome dei possibili trattamenti. Alcuni amatori francesi hanno salvato in questo modo i loro allevamenti. L'obiettivo di questo articolo è quello di informare tutti.Tutte le specie di Canarini sono a rischio; colore, posizione, canto. Parlate con i vostri conoscenti e vedrete che sussistono casi in Italia, Francia, Belgio ecc…. tutte le nazioni sono toccate.  Che cosa si conosce sui canarini: - la malattia comincia con problemi all'occhio, - la mortalità è forte ed avviene in alcuni giorni o alcune settimane, - è contagiosa fra gli uccelli infettati ed il mezzo di contagio è costituito dall' acqua o dai semi, un trattamento efficace sono prodotti a base di
Dimetridazolo o di ronidazole, - i canarini in cura con i medicinali  non sono contagiosi. Che cosa si ritiene sospetto: - the person in charge one would be whipped for the group for Trichomonas, - gli uccelli che non presentano i sintomi potrebbero trasportare il parassita e possono contaminare altri soggetti.

 

20/06/2007 contattati tramite mail con invio di foto di soggetto con sospetta trichomoniasi respiratoria, 4 veterinari aviari italiani di cui uno docente universitario di patologie aviarie negli Stati Uniti d'America. Unica risposta pervenuta è stata quella del Dott. Gino Conzo che in modo sintetico si trascrive.

"TERAPIA INDICATA A QUESTO MOMENTO ED IN EMERGENZA una compressa di flagyl (metronidazolo) per litro d'acqua per una settimana, Spesso però queste patologie sono complicate da germi secondari per cui può essere utile somministrare anche un antibiotico ad ampio spettro. "

Il metronidazolo è un antibatterico con attività pronunciata su batteri anaerobi e sui protozoi;

Posologia Infezioni da anaerobi (di solito il trattamento è di 7 giorni, 10 giorni in caso di colite associata agli antibiotici),
Flagyl (Zambon Italia)
G/G Descrizione Principio Attivo Prezzo  Ricetta  Classe SSN
G 250 mg 20 compresse metronidazolo (DC.IT) (FU)

€ 2,57 *

RR A

Metronidazolo (Ecobi)
G/G Descrizione Principio Attivo Prezzo  Ricetta  Classe SSN
G 20 compresse 250 mg metronidazolo (DC.IT) (FU)

€ 1,59 *

RR A

* Prezzo in farmacia a gennaio 2008

Avviso per tutti i lettori stranieri.

Se individuate il medicinale corrispondente al flagyl nel vostro paese, se me lo comunicate, inserirò il nome della medicina utilizzabile nella vostra nazione. I canarini vi ringrazieranno. (indirizzo mail in modalità antispam sostituire & con @)

Notice for all the foreign readers.

If you individualize the medicine corresponding to the flagyl in your country, if you communicate him/it to me, I will insert the name of the usable medicine in your nation. The canaries will thank you. (mail-mode anti-spam; replace & with @)

 

29/06/2007 Nel notiziario “Lancashire News" Anno 8 N.  1 viene riportata la notizia e contattata per gli opportuni provvedimenti, la Federazione.

 

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24/11/2007

NOTIZIE IN BREVE

La "Malattia degli occhi"

Da “Lancashire News" Anno 8 N.  2

In questi ultimi mesi, dopo la divulgazione della notizia rinvenuta sulla patologia e sulla cura, abbiamo recuperato da alcuni allevatori soggetti colpiti, in diversi stadi, dalla malattia e con la terapia del Flagyl abbiamo constatato la completa guarigione nel breve lasso di 5/6 giorni.

La completa ricrescita delle piume sulle zone colpite avviene mediamente in 40/45 giorni.

Dopo diversi articoli apparsi su Italia Ornitologica dal 2000 al 2004, alcuni anche polemici tra un veterinario e l'altro, è stupefacente e nello stesso tempo allarmante che non se ne sia più parlato e si debba apprendere da un sito russo della scoperta di un efficace medicinale uso umano comunemente presente in tutte le farmacie italiane, che un noto allevatore italiano consiglia ad alcuni amici stranieri non segnalando, per quanto ci consta, la scoperta.

          Da  questo fatto vengono spontanee alcune considerazioni:

          - per gli allevatori "commercianti", sempre più informati su tutto, è invalsa la teoria del "Più canarini muoiono, più ne vendo"??

         - oppure forse i grandi business pubblicitari sui prodotti ornitologici impediscono la reclamizzazione di un medicinale uso umano dal             modico prezzo di €. 2,40 (Flagyl).

         - non sarebbe auspicabile una maggior trasparenza nello scambio di notizie tra allevatori, pubblicizzando, tramite gli organi di stampa del            settore, le diete più confacenti per i nostri canarini o le terapie più efficacii nel caso di serie patologie?

Ci riserviamo di ritornare sull'argomento, senza specifiche polemiche, con un articolo del Club, confidando che venga pubblicato su Italia Ornitologica.

La Redazione

 

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15/12/2007

COSA SI DICE IN ITALIA!

Qui di seguito il Manifesto presente presso lo Stand FOI a Pesaro in occasione del Campionato Italiano 15-16 Dicembre 2007

QUINDI TRATTASI DI MANIFESTO / COMUNICAZIONE AL PUBBLICO OPPORTUNAMENTE FOTOGRAFATO.

Si trascrive quanto si legge dal manifesto. Solo poche parole risultano illeggibili a causa del riflesso sulla foto e sono state sostituite da dei .... ugualmente per la bibliografia che risulta illeggibile a causa dei caratteri mini della composizione.

IL TRICONOMAS COME POSSIBILE AGENTE EZIOLOGICO DELLA SINUSITE

INFRAORBITRARIA DEL CANARINO (Serinus Canarinus, Linnaeus, 1758)

Catania S., Capelli G., Mulinari R., Merenda M., Schiavon E., Iob L.

Istituto Zooprofilattico delle Venezie

Introduzione

L'allevamento ornamentale del canarino rappresenta in Italia una realtà molto diffusa e notevolmente complessa. L'allevamento medio è costituito da circa 35 coppie con produzioni annuali medie per coppia intorno ai 7-8 soggetti. Attraverso la nostra attività diagnostica abbiamo potuto notare come in numerosi allevamenti dislocati su tutto il territorio nazionale si manifestava una particolare malattia denominata dagli allevatori "malattia degli occhi gonfi". Durante gli anni numerose ipotesi eziologiche sono state avanzate tra cui il coinvolgimento del virus del vaiolo del canarino, il coinvolgimento di micoplasmi ed il coinvolgimento di Pseudomonas aeuruginosa. Purtoppo nessuna di tali ipotesi ha trovato reali conferme. Questa malattia, da noi denominata Sinusite Infraorbitaria del Canarino (S.I.C.) (Catania 2007), si manifesta principalmente in allevamenti di canarini di colore anche se altre razze di canarini possono esserne colpite. Non è raro riscontrare la patologia in allevamenti misti con fringuellidi, in particolare gli Spinus americani. La S.I.C. si manifesta in un allevamento in modalità subdola colpendo solamente uno o due soggetti. I primi sintomi rilevabili sono rappresentati da una leggera congiuntivite mono o bilaterale. In seguito è possibile evidenziare una tumefazione del seno infraorbitale dura, indolore e di colorito giallastro. La malattia insorge preferibilmente durante il periodo riproduttivo ed in particolare nei mesi di Aprile-Maggio, e si manifesta principalmente nei novelli in gabbia di svezzamento.

Materiali e Metodi

Quaranta carcasse provenienti da 12 allevamenti sono state analizzate attraverso le ......... autoptiche dei piccoli uccelli per ognuno di questi allevamenti sono stati esaminati circa tre soggetti con sintomatologia attiva. Durante l'esame autoptico, sono state prelevati porzioni di organi e tessuti per ulteriori indagini diagnostiche, quali l'esame batteriologico, l'esame virologico e l'esame parassitologico, l'esame parassitologico è stato effettuato su strisci a fresco e su strisci colorati con colorazione di Diff-Quick ed in seguito osservati al microscopio ottico .... ... materiale è stato inoculato in terreno liquido Trichomonas medium no. 2 della Oxoid ed incubate a 37°C per almeno 7 giorni.

Risultati

Dagli esami autoptici effettuati si è potuto rilevare una sinusite mono o bilaterale che coinvolgeva principalmente il seno infraorbitale, più raramente risultava interessato anche il seno sopraorbitale. All'apertuta del seno era possibile evidenziare una vistosa raccolta di materiale simil purulento di colorito giallo zolfo. Dagli esami microbiologici effettuati su questo materiale, abbiamo potuto isolare diversi specie batteriche, anche se con maggior frequenza sono state isolate Escherichia coli, Klebsiella oxytoca, Enterobacter cloacae e Strafiloccus aureus. L'esame virologico eseguito sullo strishio a fresco del materiale proveniente dal seno di un soggetto appena deceduto ha permesso di evidenziare forme mobili riferibili a protozoi appartenenti ai flagellati. La colorazione degli striscio eseguito con Diff-Quick ha permesso di identificare tali flagellati come appartenente al genere Trichomonas spp.. In seguito a tale riscontro abbiamo ritenuto opportuno seminare in un terreno culturale per Trichonomonas il materiale sospetto, confermando mediante isolamento la presenza del protozoo. La stessa procedura è stata eseguita prelevando da soggetti in vita il contenuto del seno attraverso un ago di 18 G ottenendo anche in questo caso l'isolamento di protozoi simili a Trichomonas.

Didascalie Fig. 1 a, b, c, aspetto clinico della sinusite infraorbitraria del canarino. Fig. 2 a, b, caratteristiche anatomopatologiche delle lesioni a carico dei seni Fig. 3 Soggetto della figura 1 - a dopo il trattamento. Fig. 4 a,b striscio dell'essudato raccolto dal seno infraorbitario e successivamente colorato evidenziante i Tricomonas.

 

Conclusioni

In base ai dati sopra riportati o soggetti sono stati posti in terapia per os utilizzando in associazione il dimetridazolo ed il furazolidone per 12 giorni consecutivi, ottenendo la remissione clinica della malattia, mantenendo successivamente tale condizione per un periodo di controllo di almeno 6 mesi. questo risultato a nostro parere conferma ulteriormente l'ipotesi eziologica di malattia sostenuta da Tricomonas.

Bibliografia .....

Si ringrazia per la collaborazione la Federazione Ornicoltori Italiani FOI ONLUS

XLVI Convegno Annuale SIPA - Fiera di Forlì 27 - 28 settembre 2007

 

Pareri veterinari:

22/01/2008 dal forum hobby uccelli: Ciao a tutti, mi chiamo Gianluca Marchetti e sono un Vet. Complimenti x le correttissime informazioni che avete raccolto così rapidamente. Questa è una malattia che ultimamente ho riscontrato in numerosissimi soggetti provenienti da allevamenti amatoriali e non a causa anche di poche attenzioni negli scambi di soggetti. Il rilievo che avete dato a questo problema, che è infatti di enorme attualità visto che porta a cecità bilaterale e quindi morte per anoressia, merita tutta l'attenzione del caso ma anche cautela. Non vorrei infatti che si fraintendessero sintomi spesso vaghi e del tutto aspecifici e cominciassimo tutti a far abuso di Metronidazolo. Il farmaco, ve lo confermo, può esser il Flagyl oppure lo Stomorgyl (che però essendo veterinario costa molto di più e contiene anche un altro antibiotico: la Spiramicina) e, come dite, dev'esser diluito in ragione di mezza compressa in poco meno di mezzo litro d'acqua, ricostituendolo quotidianamente e somministrandolo per almeno 10 giorni. A volte si deve ripetere un secondo ciclo dopo 5-7 gioni di pausa e terapia vitaminica.
Raccomando a tutti di non cominciare questa terapia senza aver sottoposto l'animale a visita medico veterinaria specialistica perchè, come giustamente detto anche da voi, questi sintomi congiuntivali, sinusali e respiratori sono riconducibili a malattie carenziali, traumi, infezioni batteriche, virali e protozoarie, patologie fungine ecc e quindi una terapia con il metronidazolo (che non è proprio uno dei farmaci più leggeri) potrebbe portare a seri problemi. Vi basti sapere che questo principio attivo agisce anche dando sintomi di estrema depressione del sistema nervoso centrale provocando spesso evidente prostrazione ed è anche fortemente epatotossico. In un soggetto debilitato potremmo nostro malgrado complicare lo stato di salute involontariamente somministrando Metronidazolo in buona fede.
Consiglio a tutti di fare effettuare visita e tamponi da congiuntiva, gozzo, laringofaringe ed esame delle feci prima di cominciare una terapia.
Grazie e complimenti
Gianluca Marchetti

09/09/2009 dal forum di avifauna: Tutti i farmaci se non dosati correttamente ,hanno degli effetti collaterali, il giusto dosaggio fa si che i benefici siano superiori ai "danni". Il flagyl , RIPETO, lo consiglio 30 - 40 giorni prima delle cove, aggiungo in allevamenti dove si sono manifestate problematiche di occhio gonfio. Comunque il flagyl viene usato già da molti anni, e consigliato da tanti colleghi, ai dosaggi suggeriti non si sono mai manifestati sintomi tossici o problemi teratologici (feti malformati). Prima di usare un farmaco, visto che , TUTTI I FARMACI" hanno degli effetti collaterali ..... ecc. sarebbe meglio consultare un medico veterinario.
saluti a tutti dottor citro.

 

Questa foto è riferita ad un canarino colpito da tricomoniasi respiratoria al 2 giorno (visibile di patologia) ed ancora non in cura.

si porta a conoscenza che per i soggetti curati dopo il 4 giorno come in precedenza scritto residua un gonfiore che fa da contenitore ad una "pallina gialla" che non viene assorbita. In questo caso è possibile per gli allevatori esperti provvedere alla eliminazione dei residui.

Potete contattare il Webmaster o il Presidente del Club per ottenere maggiori informazioni al riguardo.

Onde evitare recriminazioni, si precisa che le necessarie nozioni per questo specifico ulteriore trattamento saranno fornite esclusivamente ai soci anziani del Club, ed ad allevatori anche non soci, ma non alla generalità dei richiedenti.

 

18/03/2008 ===>> ESCLUSIVAMENTE PER OPPORTUNA CONOSCENZA.
Ho notizia di morie in allevamento senza precisi sintomi.
Sembra che il patogeno che causa questa patologia sia sempre il Trichomonas che questa volta invece che manifestarsi sull'occhio, si manifesta sulla lingua provocando pustole invisibili ad occhio nudo ma riscontrabili al microscopio.
Tali pustole o placche impediscono al volatile di alimentarsi ma gli permettono di bere e la morte subentra entro 3 giorni.
Un sintomo rilevabile solo ponendo attenzione al comportamento del soggetto è lo strofinamento dell'occhio sui posatoi.

 

09/09/2008 ===>> Ricevuto il 18/03/1996, Accettato il 09/09/1996 Pubblicato 01/09/1997 Avian Pathology (1997) 26, 651- 656

S. S. TSAI,1 T. C. CHANG,1 M. KUO1 & C. ITAKURA2

1Department of Veterinary Medicine, National Pingtung Polytechnic Institute,

Taiwan, and 2Department of Comparative Pathology, Graduate School of Veterinary

Medicine, Hokkaido University, Sapporo 060, Japan

Avevano individuato la patologia nei canarini e pubblicato i propri studi

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On: 8 September 2008

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trichomoniasis.gif Avian Pathology

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Respiratory and intestinal trichomoniasis in mule ducks

S. S. Tsai a; T. C. Chang a; M. Kuo a; C. Itakura b

a Department of Veterinary Medicine, National Pingtung Polytechnic Institute, Taiwan b Department of Comparative Pathology, Graduate School of Veterinary Medicine, Hokkaido University, Sapporo, Japan

Online Publication Date: 01 September 1997

 

To cite this Article Tsai, S. S., Chang, T. C., Kuo, M. and Itakura, C.(1997)'Respiratory and intestinal trichomoniasis in mule ducks',Avian Pathology,26:3,651 — 656

To link to this Article: DOI: 10.1080/03079459708419241

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Avian Pathology (1997) 26, 651-656

CASE REPORT

Respiratory and intestinal trichomoniasis in mule ducks

S. S. TSAI,1 T. C. CHANG,1 M. KUO1 & C. ITAKURA2

1Department of Veterinary Medicine, National Pingtung Polytechnic Institute,

Taiwan, and 2Department of Comparative Pathology, Graduate School of Veterinary

Medicine, Hokkaido University, Sapporo 060, Japan

SUMMARY

Two types of trichomoniasis, respiratory and intestinal, were found in two duck farms. Based on the morphological features, the organism was identified as Tetratrichomonas anatis.

In the first outbreak, main clinical signs were bilateral swelling of infraorbital sinuses, sneezing and profuse diarrhoea with high fatality (300/400) in young ducks.

Histological lesions were confined to the upper respiratory tract and lower small intestine and consisted of mucofibrino-purulent sinusitis and catarrhal rhinitis, tracheitis and enteritis. The protozoa appeared frequently in the infraorbital sinuses, the respiratory region of the nose, and the lower small intestine, but rarely in the trachea. In the second outbreak, the lesions were limited to the lower small intestine with catarrhal enteritis in adult ducks clinically showing profuse diarrhoea and low mortality.

INTRODUCTION

The cause of intestinal trichomoniasis, Tetratrichomonas anatis, has been reported to inhabit the lower digestive tract of ducks (Diamond, 1957). This organism induces catarrhal enteritis leading to yellowish diarrhoea and mortality up to 60 to 70% in young ducks, and salpingitis with yolk peritonitis in adults. Hexamita sp. and Trichomonas sp. have been associated with fibrino-necrotic enteritis in the lower small intestine of breeder ducks (Leibovitz, 1973). However, some researchers have suggested that the trichomonas is a nonpathogenic organism which tends to multiply in fluid faeces (George, 1980). Respiratory trichomoniasis is found in infants (McLaren et al., 1983), pigs (Soulsby, 1968) and pigeons (Charlton et al., 1991). As far as we know, the respiratory form of trichomoniasis has not been reported in ducks. This paper describes two incidences of trichomoniasis involving the upper respiratory and lower digestive tracts in ducks.

Received 18 March 1996; Accepted 9 September 1996.

0307-9457/97/030651-06 © 1997 Houghton Trust Ltd

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Figure 1. The infected duck has bilateral swelling of infra-orbital sinuses.

CASE REPORT

The first outbreak occurred in a farm having about 10,000 3-day-old ducks that had been reared in southern Taiwan. The main clinical signs were cough, sneezing with a dirty beak and diarrhoea, followed by marked swelling of the infra-orbital sinuses of both sides (Figure 1). Sick ducks were not submitted to necropsy until 28 days old. The morbidity was about 4% (400/10,000) and the mortality was about 3% (300/10,000) at 28 days of age. Treatment with amoxicillin (200 parts/106), diazine plus trimethoprim (500 parts/106) and chloramphenicol (400 parts/106) had no effect. Three ducks necropsied at 28 days of age showed muco-fibrino-purulent sinusitis in both sides of infraorbital sinuses (Figure 2), and much mucus in the lumen of the lower small intestine.

The second incidence occurred in 70-day-old ducks that showed signs of diarrhoea and emaciation. Mortality was rare, but about 2,000 out of the 7,000 ducks were culled within a month due to emaciation. The flock was injected intramuscularly with antiserum for duck virus hepatitis at 1-day-old and vaccinated with killed fowl cholera bacterin at 30 days old. Treatments with sulphamonomethoxine (500 parts/106), bacitracin (150 parts/106) and amprol plus (amprolium + ethopabate; 150 parts/106) were not effective. Three ducks necropsied at 70 days of age showed generalized atrophy of internal organs and catarrhal inflammation in the lower small intestine. In addition, one duck had gizzard erosion and greyish-white pseudomembranous inflammation in the oesophageal mucosa between the crop and proventriculus.

Wet smears were made from the exudates of infraorbital sinuses and intestinal contents from ducks from both incidences. Many motile protozoa having an undulating membrane and flagella were seen, and after staining with Liu's method they were revealed as pear-shaped and measured about 12 to 20 lira, in length and 8 to 12 /an in width. They had a nucleus, four anterior flagella, a backwardly directed trailing flagellum, a pelta, a clearly visible axostyle and an undulating membrane. Based on these morphological features, the organisms

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Figure 2. Infra-orbital sinus is filled withfibrinous exudates (arrowhead).

were identified as Tetratrichomonas anatis (George, 1980). Besides these protozoa, many unidentified bacteria were also found in the smears.

In the both outbreaks the organs of the necropsied ducks including the brain, eyes, infra-orbital sinuses, nose, trachea, lung, heart, oesophagus, crop, gizzard, liver, intestines, spleen, bursa of Fabricius and kidney were collected, fixed in 10% buffered formalin, embedded in paraffin, sectioned, and stained with haematoxylin and eosin (HE).

Sections of the upper respiratory tract from the first outbreak including the infraorbital sinuses, nose and trachea, showed marked hyperplasia of mucous cells in their epithelia. Excess mucofibrinous exudate containing many desquamated epithelial cells and heterophils, some mononuclear cells and erythrocytes were present in their lumens.

A large number of pyriform-shaped protozoa stained purplish-red with HE were seen in the infra-orbital exudates. In the nose they were detected only in the respiratory region, but not in the vestibular and olfactory areas. A few protozoa were found in the trachea although none in the lung.

In both outbreaks there were many pyriform protozoa in the lower small intestine within the intestinal and crypt lumens and associated with an increase of goblet cells and excess mucus secretion (Figure 3). Marked infiltration of plasma cells and lymphocytes was noted in the lamina propria of the small intestine. No organisms were observed in the upper small intestine and caeca. Hyperkeratosis with superficial invasion of candidial hyphae and blastospores was found in both the eroded gizzard and oesophageal mucosa of the second incident. Urolithiasis was frequently found in the renal tubules.

DISCUSSION

Tetratrichomonas anatis has been blamed for causing catarrhal to fibrinous enteritis (Diamond, 1957; Leibovitz, 1973). The associated lesions included pericarditis, peritonitis, pleuritis, salpingitis, and focal necrosis in the liver, intestinal wall and

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Figure 3. Voluminous trophozoites o/Tetratrichomonas anatis are seen in the intestinal lumen. HE, bar = 50 fim.

other visceral organs (Diamond, 1957). In the present study, lesions were confined to the upper respiratory tract and lower small intestine. The protozoa found in the different organs seemed to be the same species based on their morphological characteristics.

Tetratrichomonas suis is found in the digestive and upper respiratory tracts of pigs, but its pathogenicity is not completely established (Soulsby, 1968). Respiratory trichomoniasis caused by Trichomonas vaginalis has been reported in two infants whose mother previously had had episodes of trichomoniasis vaginitis (McLaren et al, 1983). Unfortunately, the transmission route of duck respiratory trichomoniasis in our cases was not determined.

There are discrepancies concerning the pathogenicity of Tetratrichomonas anatis in ducks. Despite the respiratory and intestinal involvements in the present study, the protozoa certainly induced tissue reactions in situ. The diarrhoea described during the second incident showed an excellent improvement after treatment with 600 parts/106 dimetridazole for 6 days. These facts seemed to indicate that Tetratrichomonas anatis was pathogenic for ducks. Its pathogenicity was agedependent, similar to that of Trichomonas gallinae in squabs (Charlton et al., 1991). However, massive infections of Trichomonas anatis are established only when the mucosa is in a catarrhal condition (Kotlan, 1923). Whether it is a primary or secondary pathogen for ducks needs further study.

REFERENCES

Charlton, R.B., Bickford, A.A., Cooper, G.L. & Chiu, H.W. (1991). Systemic trichomoniasis in a squab operation. Avian Diseases, 35, 426-432.

Diamond, L.S. (1957). The establishment of various trichomonads of animals and man in axenic cultures. Journal of Parasitology, 43, 488-490.

George, J.R. (1980). Parasitology for veterinarians. Philadelphia: W.B. Saunders Company.

Kotlan, A.S. (1923). Zur Kenntnis der Darmflagellaten aus der Hausente und anderen Wasservogeln.

Zentralblatt für Baketeriologie, Parasitenkunde, I Infektions Krankheiten und Hygiene, 90, 24-28.

Leibovitz, L. (1973). Necrotic enteritis of breeder ducks. American Journal of Veterinary Research, 34, 1053-1061.

McLaren, L.C., Davis, L.E., Healy, G.R. & James, C.G. (1983). Isolation of Trichomonas vaginalis from the respiratory tract of infants with respiratory disease. Pediatrics, 71, 888-890.

Soulsby, E.J.L. (1968). Helminths, arthropods and protozoa of domestic animals. Philadelphia: Lea & Febiger.

RÉSUMÉ

Trichomonose chez le canard

Deux formes de Trichomonose, respiratoire et intestinale ont été observées dans deux élevages de canards. L'agent a été identifié: Tetratrichomonas anatis, sur la base des caractères morphologiques.

Dans le premier cas, les principaux symptômes cliniques ont été un gonflement bilatéral des sinus infra-orbitaux, des éternuements, et une diarrhée profuse, accompagnés d'une forte mortalité (300/400) chez les jeunes canards. Les lésions histologiques ont été limitées au niveau du tractus respiratoire supérieur et à la partie inférieure de l'intestin grêle. Ces lésions correspondaient à une sinusite mucofibrino-purulente et une rhinite catarrhale, une trachéite et une entérite. Le protozoaire a été fréquemment observé au niveau des sinus infra-orbitaux, des cavités nasales et dans la partie inférieure de l'intestin grêle, mais rarement dans la trachée.

Dans le second cas, les lésions étaient limitées à la partie inférieure de l'intestin grêle avec une entérite catarrhale chez les canards adultes qui présentaient une diarrhée profuse et une faible mortalité.

ZUSAMMENFASSUNG

Respiratorische und intestinale Trichomoniasis bei Bastard-Enten

Zwei Arten von Trichomoniasis, respiratorische und intestinale, wurden in zwei Entenfarmen festgestellt. Die Erreger wurden auf Grund ihrer morphologischen Eigenschaften als Tetratrichomonas anatis identifiziert.

Beim ersten Ausbruch, von dem junge Enten betroffen waren, bestanden die hauptsächlichen klinischen Symptome in beidseitiger Schwellung der Infraorbitalsinusse, Niesen und profusem Durchfall mit hoher Sterblichkeit (300/400). Die histologischen Veränderungen waren auf den oberen Respirationstrakt und den unteren Dünndarm beschränkt und bestanden in mukofibrinopurulenter Sinusitis und katarrhalischer Rhinitis, Tracheitis und Enteritis.

Die Protozoen fanden sich häufig in den Infraorbitalsinussen, in der Respirationsregion der Nase und im unteren Dünndarm, aber selten in der Trachea. Beim zweiten Ausbruch waren die Läsionen auf den unteren Dünndarm mit katarrhalischer Enteritis bei adulten Enten beschränkt, die klinisch einen profusen Durchfall mit geringer Mortalität aufwiesen.

RESUMEN

Tricomoniasis intestinal y respiratoria en patos

Se observaron dos tipos de tricomiasis, respiratoria e intestinal, en dos granjas de patos. Este organismo fue considerado Trichomonas anatis por sus características morfológicas.

Los signos clínicos principales en el primer brote fueron tumefacción bilateral de los senos infraorbitarios, estornudos y diarrhea profusa con una mortalidad elevada (300/400) en patos jóvenes. Las lesiones microscópicas se centraron en la porción superior del sistema respiratorio y la porción inferior del intestino delgado y consistieron de una sinusitis fibrinopurulenta y mucoide así como rinitis, traqueitis y enteritis catarral. Se observaron protozoos frecuentemente en los senos infraorbitarios, la porción respiratoria de la nariz, la porción inferior del intestino delgado e infrecuentemente en la tráquea. Las lesiones en el segundo brote se limitaron a la porción inferior del intestino delgado que presentaba una enteritis catarral en patos adultos que clínicamente presentaban una diarrhea profusa y una baja mortalidad.

 

TESTI ORIGINALI

Maladies.
Trichomonose respiratoire du canari.

Trichomonose respiratoire du canari: parrasitisme des sacs aériens.

Etude sur la nouvelle maladie intervenue dans les canaris. Reproduction interdite.


La Fédération Française d'Ornithologie remercie :

Monsieur le Docteur E.RISI

Responsable de l'étude

Monsieur le Directeur de l'Ecole Vétérinaire de Nantes, Madame le Professeur M.WYERs, Monsieur le Professeur J.M. PERSON, Monsieur le Docteur J.ABADIE, Monsieur le Docteur O.ALBARIC, Monsieur le Docteur R. CAVIGNAUX, Madame A. NAVARRO, Monsieur le Président de l'A.N.A.O.
Et toutes les personnes qui ont participé à cette étude

Je remercie monsieur jean Jacques Domenge qui a initié cette étude.
Merçi à Sabine Vilain pour ce montage de photos qui nous aide à mieux comprendre cette maladie.

Le texte peut également être lu sur le site de la FFO.

Trichomonose respiratoire du canari : Parasitisme des sacs aériens.

Etude clinique.

C'est une des dernières maladies qui est apparue chez nos canaris. Si aujourd'hui elle fait autant de ravage dans les élevages Européens c'est au comportement de certains éleveurs qu'on le doit.

C'est lors du Championnat du Monde de Bad Salzuflen en Allemagne, en janvier 2004, après des discutions entre éleveurs Belges et Italiens que j'ai été convaincu qu'il fallait agir vite devant l'ampleur de la contamination.

Devant l'investissement que représente l'étude d'une maladie, un éleveur seul ne peut entreprendre seul une telle démarche.

Il était donc indispensable que la Fédération Française d'Ornithologie s'investisse. N'est ce pas le rôle d'une Fédération que de venir en aides aux éleveurs impuissants devant de tels problèmes ?

Monsieur Jean-Michel EYTORFF, juge CNJF – O.M.J. faune Européenne et hybrides, m'ayant fait connaître Monsieur le Docteur Vétérinaire Emmanuel RISI, Vétérinaire consultant en animaux exotiques et sauvages, Vétérinaire du Centre de soins de la Faune Sauvage de l'Ecole Nationale Vétérinaire de Nantes, tout était réuni pour débuter une étude sérieuse.

Un éleveur Belge me confia un spécimen en tout début d'évolution de la maladie. Il fut mis en quarantaine dans un local indépendant de ma pièce d'élevage et donna lieu aux premiers prélèvements effectués le 7 février et fut euthanasié rapidement pour donner lieu aux premières analyses.

Deux oiseaux, provenant de deux élevages différents, rentrés dans mon élevage début janvier après une quarantaine dans une pièce séparée présentaient des symptômes de la maladie. Cela allait permettre d'étudier deux souches supplémentaires d'origines différentes.

Grâce aux éleveurs de l'A.NA.O., et aux éleveurs de la région Nantaise qui ont su répondre présent, plusieurs spécimens furent rassemblés sous le couvert de l'anonymat. Ils ne sont jamais rentrés en contact les uns avec les autres pour pouvoir mener une étude statistique représentative.

Un grand merci à tous, car sans eux, nous n'aurions pu apporter toute la fiabilité à cette étude.

Pour valider le traitement je n'ai pas hésité à contaminer un lot d'oiseaux inutilisé pour la reproduction. Ces oiseaux témoins ont permis de valider le protocole et de suivre dans le temps leur évolution.

Il est à noter qu'un couple s'est constitué pendant le traitement, et que la femelle a pondu trois œufs qui ont donné naissance à trois jeunes aujourd'hui en pleine forme. Le hasard nous a même permis de démontrer que le traitement n'avait aucune influence sur la fertilité.

La confirmation a été faite courant mai sur un plus grand nombre de couples qui ont confirmé le premier constat.

Depuis le mois de Juin c'est 88 éleveurs Français et étrangers qui m'ont contacté en six semaines, sous le couvert de l'anonymat, et près de la moitié à ce jour m'ont fait part du retour d'expérience suite au traitement administré. Ce nombre montre l'étendue de cette maladie qui touche beaucoup plus d'élevage qu'on pourrait le penser. Beaucoup d'éleveurs font la confusion avec une forme de la variole du canari avec la variole du fait principalement de l'infection des yeux.

Après les préliminaires voici l'étude clinique de la maladie effectuée sur les différents sujets.

Tout d'abord il faut être très attentif lors de l'observation des premiers signes visibles de la maladie.

Dans le tout début le comportement des oiseaux malades est absolument le même que les oiseaux sains.

Deux formes différentes se manifestent suivant qu'il s'agisse de l'infection des sacs aériens ou de l'infection des sinus.

Nous avons suivi l'évolution des trois premiers jours sur deux oiseaux, le 1 concerne plus particulièrement l'infection des sacs aériens et le 2 l'infection des sinus.

Dans le premier cas, photo marquée « 1-début », la plume de l'oiseau 1 n'est pas souillée par un quelconque écoulement purulent, mais seul les sacs aériens sont gonflés par l'infection, ce qui provoque une augmentation du volume au niveau des flèches. L'oiseau a commencé à se frotter contre les perchoirs arrachant les petites plumes, ce qui laisse apparaître la peau.

Dans le deuxième cas, photo marquée « 2-début » la plume de l'oiseau 2, au dessus de l'œil commence à être souillée par les écoulements provenant des canaux reliant les sinus. C'est le tout début, l'oiseau n'a pas commencé à se frotter aux perchoirs. Environ douze heures après, la paupière de l'oiseau 2 commence à gonfler et l'infection du sac aérien devient visible, les petites plumes commençants à être arrachées par les frottements sur les perchoirs.


A plus un jour, l'oiseau 1 montre le tour de l'œil dégarni de plumes, sans gonflement des paupières et sans écoulement purulent, alors que le sac aérien commence à prendre du volume.

A plus un jour, l'oiseau 2 présente un gonflement des paupières caractéristique avec écoulement purulent souillant les plumes et une infection visible du sac aérien.

A plus trois jours, l'oiseau 1 a perdu les plumes recouvrant la zone du sac aérien qui a augmenté considérablement de volume. Il est à noter qu'il n'y a pas encore d'écoulement purulent au niveau de l'œil.

A plus deux jours, l'oiseau 2, les plumes ont été arrachées et laissent voir nettement la zone infectée avec un écoulement purulent au niveau des paupières qui souille les plumes du pourtour de l'œil.


L'observation effectuée, recoupée avec le retour d'expérience des éleveurs qui ont eu cette maladie montre qu'il n'y a que très peu de mortalité dans les trois premiers jours, celle-ci intervenant entre le quatrième et le huitième jour dans la phase aigue de la maladie.


Le protocole a été validé sur des oiseaux volontairement contaminés.

Dans le cas où le traitement est administré dans les quatre premiers jours de l'apparition des premiers signes le taux de guérison est le plus important, proche du cent pour cent.

Dans le cas ou le traitement est donné à partir du cinquième jours les chances de guérison diminuent fortement, la phase irréversible dans les cas graves se situant à partir du sixième jour.

Un mois après le début du traitement il est constaté que pour l'oiseau qui a été traité à partir du troisième jour les traces de l'infection ont disparu, seul subsiste un épaississement de la paupière supérieure.

Pour l'oiseau traité à partir du cinquième jour, la partie infectée suivant les flèches n'est pas totalement résorbée.

Dans tous les cas la repousse des plumes dans la partie la moins infectée a commencé. Les oiseaux ont repris une activité normale.


Photo 1 : Localisation de l'abcès dans le sac aérien après retrait de l'oeil.

Photo 2 : Localisation de l'abcès après incision de la peau et du sac aérien.

ETUDE SCIENTIFIQUE

Divers canaris nous ont été présentés en consultation ou par photographie avec une affection du pourtour de l'œil, caractérisée par une tuméfaction importante, des paupières fermées, des plumes collées et des gonflements et indurations des sacs aériens infra-orbitaires.

Cette affection ne semblait pas rétrocéder aux traitements antibiotiques et en particulier à l'enrofloxacine (BAYTRIL). Le taux de mortalité dans les élevages était important et la mort survenait rapidement (quelques jours) après l'apparition des premiers signes.

1- Etude

Animaux

Notre étude a porté sur 8 canaris morts (mort en fin de maladie ou par euthanasie).

Méthode

Chaque canari a été autopsié : examen externe puis examen interne des organes sous loupe binoculaire (cœur, foie, reins, organes génitaux, poumons, sacs aériens thoraciques et abdominaux, jabot, proventricule, gésier, duodénum, pancréas, rate, jéjunum, colon, cloaque, articulations, encéphale, yeux, sacs aériens de la tête, sinus). Cet examen, dit "macroscopique", permet d'évaluer pour chacun de ces organes, la taille, la forme, la couleur et la consistance. Toute lésion est précisément notée dans le rapport d'autopsie.

A l'issu de cet examen macroscopique, chaque organe a été prélevé dans du formol à 10% en vue d'un examen histopathologique. L'histopathologie correspond à l'examen au microscope des tissus et des cellules malades. Elle permet de voir précisément, après colorations particulières, les transformations d'un tissu (inflammation, infiltration, tumeur, dégénérescence, prolifération, nécrose etc...) et la présence de germes éventuels (parasites, virus, bactéries).

Enfin un examen bactériologique des organes suspects d'infection a été réalisé (dans notre cas, sur les sacs aériens infra-orbitaires). Cet examen est réalisé à partir d'un écouvillonnage de la région infectée à l'aide d'un écouvillon stérile conservé ensuite dans un milieu de transport adapté (gélose). L'examen bactériologique comprend trois phases :

- l'isolement : on isole, à partir de l'écouvillon, une ou plusieurs bactéries en les faisant pousser sur des milieux nutritifs,

- l'identification : elle permet de donner un nom aux bactéries isolées, selon des critères standardisés (forme, aspect, réactions à des agents chimiques et physiques...),

- l'antibiogramme, qui permet de tester divers antibiotiques sur les bactéries identifiées. Selon la capacité ou non de la bactérie à se développer en présence de l'antibiotique testé, celle-ci sera dite "Sensible" ou "Résistante" à l'antibiotique.

2- Résultats

A l'autopsie, sur les 8 individus analysés, il a été noté :

- à l'examen externe : une maigreur moyenne à sévère, des paupières fermées et des pourtours oculaires gonflés.

- A l'examen interne : une absence de lésion sur le cœur, le foie, la rate, le pancréas, les reins, l'appareil digestif, les organes génitaux, l'encéphale, les articulations, les os, les poumons, les sacs aériens thoraciques et abdominaux et les yeux.

- Des lésions des sinus, des sacs aériens infra-orbitaires et de leurs diverticules chez les 8 canaris, de façon uni ou bilatérale : ces organes présentaient une taille augmentée, une consistance anormale (induration); les cavités étaient remplies d'un pus jaune, solide, envahissant l'ensemble des sacs aériens autour des yeux ainsi que les sinus avec lesquels ils sont en rapport (photos 1 et 2). Ce pus a été prélevé chez 6 des 8 canaris en vue d'un examen bactériologique.


Photo 3 : Image histologique d'une coupe de sac aérien au microscope. Les abcès envahissent les régions normalement remplies d'air.

Photo 4 : Même image agrandie 400 fois. De très nombreux trichomonas sont visibles, entourés d'un halo blanc.

Photo 5 : Même image agrandie 3000 fois.

A l'examen histopatologique, aucun organe ne présentait de lésions significatives, hormis les sinus et sacs aériens du crâne pour lesquels il a été observé un envahissement complet par des amas très importants de trichomonas entourés d'une réaction inflammatoire sévère (photos 3, 4 et 5).

 

Riporto un articolo sull'argomento rintracciato su un sito Russo.

http://rus-canary.ru/article/?11

Глазной трихомоноз у канареек

To start, here a testimony, that of Michel DARRIGUES, famous stockbreeder of Canaries Color:
? “It was in 2001, at the end of the season of breeding. I initially noticed on some subjects then on more and more of the birds the following disorders: initially an eye which runs without being inflated or while being inflated very little, then the eye inflates on all the lathe then that touches the two eyes. Then, I noticed a dry, caseous membrane in top of the throat. That generally ended in the death of the birds. All that in 8 to 15 days. Symptoms of variola would have been said. The birds preserved beautiful droppings on the other hand. I made analyze several times of the corpses. The results were very diverse: one found such or such bacterium of where multiple antibiotic treatments which in any event did not prevent mortality. I lost young canaries initially then adults. Thus most of my production of 2001 disappeared. ” Obviously with some of the friends who had seen what arrived at the birds of Michel we were desperate because one did not know what to make and did not find in any book of Canariculture nor on any Internet site the possible cause of this mortality. However, the solution was going to come us from Brazil and that by a mere chance. Indeed an evening of July I had on the telephone my friend Luis BERALDI the President of the C.O.M. southern hemisphere. I asked to him whether it had already intended to speak about this kind of disease. The answer of Luis BERALDI: “I never saw but I intended to say that there are cases in Italy. There is a drug and Luciano knows the name of the drug. ” As much to say that in less than one hour the business took another turning. I telephoned Michel who at once put himself in liaison with Luciano MANFREDINI. The name of the active product was given, the drug bought in the tread and the saved birds. The epidemic was stopped and even part of the birds at the first stages cured. And this disease never returned to Michel. Then about what is it? How that does it look after T? Does it still prevail?

TREATMENT:
The effectiveness of the treatment by dim?tridazole and ronadizole led us to suspect an attack of protozoa and more particularly the trichomonas. A protozoon is a microscopic unicellular animal (see photo). The trichomonas belongs to the group of whipped because it has long filaments which are used to him to move. A species of trichomonas attacks the pigeons more especially. The trichomonas is well-known pigeon fanciers. This parasite lives in general in the mouth and the top of the digestive tract thus producing deposits and crusts in the nozzle, the throat and the digestive tract. That can be mortal in particular by smothering of the pigeons. The young people are more sensitive than the adult pigeons. The contamination is made in particular by the droppings thus risk by seeds or water soiled by sick droppings of birds. But never one had quoted case having touched the Canaries. Moreover the trichomonas is difficult to detect on the corpses of birds bus ilne does not survive when the bird died. Therefore with the autopsy one found nothing on the birds Michel. The only means of locating it is to make a taking away on the alive bird with a cotton stem for example and to examine at once under the microscope. Now that we are interested more closely in this disease one sees that J. VIGUIE had already suspected there is more than 20 years that the trichomonas could attack diamonds mandarins and also parakeets. Today one learns thanks to Internet that this parasite attacks with other sparrows of nature in Europe and Canada; that it touches many raptors (which contaminate themselves by capturing pigeons reached). And even by reading foreign ornithophilous reviews or while going on forums and blogs Internet one discovers that breedings (large or small) of Canaries of all Europe are touched.?

WHAT ONE DISCOVERS THEN:
The problems at Michel DARRIGUES take place in 2001. Since we discovered that an other stockbreeder of importance in France had lost many birds to the autumn 2000 but it had maintained the secrecy pretexting anything else. Although this stockbreeder then knew the name of the drug found in Italy it had not warned anybody at the time. It is a pity well. Always it is that as soon as somebody contacts us by announcing this kind of disorders this risk of trichomonas is always announced and give the name of the possible treatments. Some French amateurs thus had their saved breeding. The goal of this article is to inform everyone. All the Canaries are threatened; colors, postures, singers.. Speak goshawks about you will see yourself that there were cases. Italy, France, Belgium etc…. all the countries are touched. What one knows concerning the Canaries: - the disease starts with disorders with the eyes, - mortality is strong and in a few days or a few week, - they is contagious between soiled birds and by the material, water or seeds, - that is treated effectively with dim?tridazole or ronidazole, - a bird cures by the treatment is not contagious. What one suspects: - the person in charge one would be whipped for the group for Trichomonas, - birds not presenting disorders could carry the parasite and contaminate other subjects.

 

http://www.online-translator.com/url/tran_url.asp

Глазной трихомоноз у канареек

Comenzar, aquí un testimonio, aquel de Michel DARRIGUES, criador de ganado famoso de Color de Canarias:
? “Esto estaba en 2001, al final de temporada de la cría. Al principio noté en algunos sujetos entonces en cada vez más de las aves(los pájaros) los desórdenes siguientes: al principio un ojo que corre sin ser inflado o siendo inflado muy poco, entonces el ojo se infla en todo el torno entonces que toca los dos ojos. Entonces, noté un seco, caseous membrana en la cumbre de la garganta. Esto generalmente terminado en la muerte de las aves(los pájaros). Todo esto en 8 a 15 días. Los síntomas de variola habrían sido dichos. Las aves(los pájaros) conservaron droppings hermoso por otra parte. Hice analizan varias veces de los cadáveres. Los resultados eran muy diversos: un encontró tal o tal bacteria de donde tratamientos de antibiótico múltiples que pase lo que pase no previnieron la mortalidad. Perdí Canarias jóvenes al principio entonces adultos. Así la mayor parte de mi producción de 2001 desapareció.” Obviamente con algunos amigos que habían visto lo que llegó a las aves(los pájaros) de Michel éramos desesperados porque uno no sabía que hacer y no encontró en ningún libro de Canariculture, ni en ningún Internet sitúan la causa posible de esta mortalidad. Sin embargo, la solución iba a venir nosotros de Brasil y esto por una mera posibilidad. En efecto una tarde de julio yo tenía por teléfono a mi amigo Luis BERALDI el presidente del hemisferio del sur C.O.M.. Le pregunté si esto haya tenido la intención ya de hablar sobre esta clase de la enfermedad. La respuesta de Luis BERALDI: “nunca vi pero tuve la intención de decir que hay casos en Italia. Hay una medicina(droga) y Luciano sabe(conoce) el nombre de la medicina(droga).” Tan mucho para decir que en menos de una hora el negocio tomó otra bocacalle. Llamé por teléfono a Michel que inmediatamente se puso en el enlace con Luciano MANFREDINI. El nombre del producto activo fue dado, la medicina(droga) comprada en el paso y las aves(los pájaros) salvadas. La epidemia fue parada y hasta la parte de las aves(los pájaros) en las primeras etapas(escenas) curadas. Y esta enfermedad nunca devuelta a Michel. ¿Entonces sobre qué es ello? ¿Cómo esto cuida esto de T? ¿Todavía prevalece esto?

TRATAMIENTO:
¿La eficacia del tratamiento por débil? el tridazole y ronadizole nos condujeron a sospechar un ataque de protozoa y más en particular el trichomonas. Un protozoon es un animal unicelular microscópico (ver la foto). El trichomonas pertenece al grupo de azotado porque esto tiene filamentos largos que están acostumbrado a él para moverse. Una especie de trichomonas ataca las palomas más sobre todo. El trichomonas es elegantes de paloma famosos. Este parásito vive en general en la boca y la cumbre del aparato digestivo que así produce depósitos y cortezas en el inyector, la garganta y el aparato digestivo. Puede ser mortal en particular asfixiándose de las palomas. La gente joven es más sensible que las palomas adultas. La contaminación es hecha en particular por el droppings así arriesgan por semillas o agua manchada por droppings enfermo de aves(pájaros). Pero nunca uno había cotizado(citado) el caso que ha tocado las Canarias. Además el trichomonas es difícil de descubrir en los cadáveres del autobús de aves(pájaros) ilne no sobrevive cuando la ave(el pájaro) murió. Por lo tanto con la autopsia uno no encontró nada en las aves(los pájaros) Michel. El único medio de la localización de ello es hacer una toma lejos en la ave(el pájaro) viva con un tallo de algodón por ejemplo y examinar inmediatamente bajo el microscopio. Ahora que estamos interesados más estrechamente en esta enfermedad uno ve esto J. El VIGUIE había sospechado ya que hay más de 20 años que el trichomonas podría atacar mandarines de diamantes y también periquitos. Hoy uno aprende gracias al Internet que este parásito ataca con otros gorriones de la naturaleza en Europa y Canadá; que esto toque muchos raptors (que se contaminan capturando palomas alcanzadas). Y hasta leyendo revisiones de ornithophilous extranjeras o mientras continuando foros e Internet blogs uno descubre que breedings (grande o pequeño) de Canarias de toda la Europa son tocados.?

LO QUE UNO DESCUBRE ENTONCES:
Los problemas en Michel DARRIGUES ocurren en 2001. Ya que descubrimos que un otro criador de ganado de la importancia en Francia había perdido a muchas aves(pájaros) al otoño 2000 pero esto había mantenido el secreto pretexting algo más. Aunque este criador de ganado entonces supiera(conociera) el nombre de la medicina(droga) encontrada en Italia esto no había advertido a nadie entonces. Esto está una compasión bien. Siempre es que tan pronto como alguien se pone en contacto con nosotros anunciando esta clase de desórdenes este riesgo de trichomonas siempre es anunciado y dar el nombre de los tratamientos posibles. Algunos aficionados franceses así tenían su cría salvada. El objetivo de este artículo es informar a cada uno. Todas las Canarias son amenazadas; colores, posturas, cantantes.. Hable los azores sobre usted se verán que había casos. Italia, Francia, Bélgica etc.. todos los países son tocados. Lo que uno sabe(conoce) acerca de las Canarias: - ¿la enfermedad comienza con desórdenes con los ojos, - la mortalidad es fuerte y en unos días o una semana, - ellos son contagiosos entre aves(pájaros) manchadas y por el material, agua o semillas, - que es tratado con eficacia con débil? tridazole o ronidazole, - unas curas de ave(pájaro) por el tratamiento no son contagiosas. Lo que uno sospecha: - la persona responsable sería azotada para el grupo para Trichomonas, - las aves(los pájaros) que no presentan desórdenes podrían llevar al parásito y contaminar otros sujetos.

 

http://www.sportpigeons.net/forum/viewtopic.php?t=25&sid=3cfd44b5d3eaa9d6562d0e19fcd606c2

 Трихомоноза   
Deniz

Регистриран на: 12 Апр 2007
Мнения: 20
Местожителство: Dobrich
 
Трихомонозата е протозойна болест засягаща храносмилателната система и паренхимните органи.

Етиология. Причителя е Trichomonas columbae или Trichomonas gallinae.
Той е нормален обитател на лигавицата на храносмилателния тракт, които в определени условия става болестотворен за гълъба
Епизоотология. Заразяването става орално с храната и особенно с водата.
Клинични признаци. – протича в две форми – остра и хронична
Остра.
При тази форма смъртността е висока 70%.
Наблюдават се мръсно бели некрози и налепи по устната кухина и хранопровода. Изтечения от ноздрите и очите.
Често се установяват с големина на грах, топчести образования под глътката, които са лесно установими при напипване в тази област. Фекалиите са жътеникави,слузести и с МЕХУРЧЕТА.





При тежки случай освен хранопровода се засяга черния и белия дроб, въздушните торби и яйцепроводите.
Хронична форма. Боледуват само възрастните и при тях се установяват кашкавалоподобни налепи по устната кухина и хранопровода.






Патологоанатомично. Мръснобели налепи по устна кухина, хранопровод и гуша.

От вътрешните органи често се засяга черния дроб.
Лечение. Диметронидазол(Trichomonacid), Ронидазол, Трихо-40.

 

   Re: Трихомоноза   
bulteriera
Регистриран на: 07 Апр 2008
Мнения: 5
 
a kak da lekuvam trihomonozata s lekarstvata

 

   лечение   
rash0


Регистриран на: 17 Окт 2007
Мнения: 3
 
за лечение отиваш в аптекатаи си купуваш трихомонацид(жените го използват за бяло течение , тъка че пояснете че е за гълаби или аптекарят може да не ви разреши да си го купите) и когато малкото се поопери му дават 1/4 ако трихомоноцида е 250 мг тоест около 80 мг ако е по голям сами си изчислявате и след това когато попорасне малкото и почне да яде му давате пак 1/4 от хапчето, от 1 година използвам този метод и имам 100% успех с трихомониазата успех и на вас

 

                                                                                 Lino Colaianni Non allevatore.

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