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Club Italiano Canarino Lancashire

COME AVERE UN CANARINO PER AMICO

Se volete un canarino per amico qui di seguito potete leggere una piccola guida sull'argomento,  ma certamente non su come addestrarlo a comportarsi come un cagnolino sempre pronto ad obbedire agli ordini, e piano piano si potrà conoscere il carattere del soggetto.

Attenzione se vi manca del tempo per questo "progetto" i risultati saranno deludenti. Quanto appresso è il risultato di 2 mesi di amicizia giornaliera, ne avevo la possibilità! Ma occorre anche considerare che i volatili amici erano stati acquistati già grandi, migliori e più veloci risultati sarebbero stati raggiunti se si fosse intervenuto dalla nascita. Ma ripeto occorre tempo e pazienza.

 Se si comincia con un canarino appena acquistato è buona regola lasciarlo ambientare evitando di inserire le mani in gabbia, non c'è un tempo preciso per riuscirci, si deve attendere l'ambientamento del soggetto, ed ........ avere tempo e pazienza;

I segnali più chiari del riuscito ambientamento, sono:

                 Il farsi un bagnetto. (quando un uccello fa il bagno è momentaneamente vulnerabile in quanto perde la capacita di volare agilmente e diventa una facile preda)

                Per il maschio cantare.

                Per tutti e due l’esplorazione della gabbia ed il considerarsi a casa in un luogo sicuro.

A questo punto saremo noi gli estranei e si potrà cominciare a farsi accettare come coinquilino, questa prima fase dovrà essere fatta con molta calma e tranquillità infatti gli animali percepiscono le nostre intenzioni ma spesso un avvicinamento lento può essere scambiato come l’approccio di un predatore.

Quindi prendiamo una sedia, la mettiamo davanti alla gabbia ed appoggiamo le mani all’esterno dalla gabbia lontano dalle mangiatoie ed aspettiamo che i canarini, che all’inizio vedremo guardinghi e sempre con un occhio verso le mani, comincino a muoversi senza troppe esitazioni nella gabbia o anche sui posatoi vicini alle nostre mani, di solito questa fase prende un paio di giorni, ma ogni soggetto ha i suoi tempi ed accelerare il processo può provocare sfiducia e conseguente rallentamento nei risultati.

La pulizia della gabbia e le relative manipolazioni interne, devono sempre essere fatte con sicurezza e con movimenti decisi, ogni esitazione agita il canarino e lo porterebbe a svolazzare per la gabbia in preda al panico; se invece si fa velocemente ma senza muovere le mani a scatti, di solito si vanno a mettere nell’angolo più lontano della gabbia sulle sbarre e restano li in attesa.

Nella seconda fase si poggiano le mani, (sempre seduti, non e solo per comodità, l'essere all’altezza o più bassi dei canarini produce in loro un senso di sicurezza) sull’esterno della gabbia sopra le mangiatoie, all’inizio ci sarà panico ma di solito dopo 30 min che si resta immobili anche il canarino più ostinato cede alla voglia di semi.
Questo va ripetuto finche i canarini non considerino più nemmeno le mani sulla gabbia un pericolo ed andranno sulla mangiatoia senza esitazioni.

Il terzo passaggio sono le mani nella gabbia.
Il solo aprire la porticina della gabbia provoca agitazione, qualcuno vi entra in casa senza bussare! Quindi prima di aprire si dovrebbe mostrare sempre quello che si vuole fare indicando con il dito cosa si toccherà o quello che si aggiunge e toglie, io lo faccio anche per i beverini, all’inizio questi gesti non avranno senso ma con il passare del tempo diventeranno chiari segnali!
Sempre da seduti si apre uno sportellino della gabbia, possibilmente lontano dalle mangiatoie e vi si appoggiano solo le dita della mano, e come per la seconda fase si aspetta che questa intrusione venga accettata e che i canarini si sentano a loro agio.
Ricordo che il tempo richiesto per ognuno di questi passaggi non e definibile e dipende esclusivamente dal carattere del soggetto e dal saper restare immobili.
La mano andrà inserita sempre più all’interno della gabbia evitando di avvicinarsi a mangiatoie, in quanto pretendere che si avvicinino senza remore alla mano al momento e presto. Si continua con la mano sempre un pò più dentro nella gabbia finche non si riesce ad appoggiare il polso sullo sportellino e la mano completamente inserita nella gabbia, arrivati a questo punto dopo che anche questa situazione sia stata accettata, si possono iniziare a muovere le dita magari fischiettando.
Io consiglio di prendere con molta calma questa fase; la fiducia che si instaura e molto importante infatti il canarino capisce che non deve temerci, e consigliabile tenere in mano durante questa fase delle erbette prative fresche i maniera da apparire più una curiosità che una minaccia.

Fase quattro i primi voli per la stanza.
Come qualsiasi volatile chiuso in una gabbia senza possibilità di voli lunghi e con curve (eccezione fatta per soggetti abituati in voliere) i nostri canarini avranno difficoltà nel curvare, nel tornare alla gabbia, e una grande fatica per la lunghezza dei voli quindi importantissimo è non intralciarli e preparare la stanza al meglio mettendo tendine alle finestre ma in maniera che ci sia una buona illuminazione, coprire eventuali specchi e altro che possa intralciare il volo! Verificare che i mobili appoggino al muro, per sbaglio ci si possono incastrare dietro e sarebbe un problema riuscire a riprendeli (se ci fosse questo pericolo si potrebbe inserire della carta di giornale arrotolata nei punti di possibile pericolo). A questo punto si prende una sedia la si mette un po’ distante dalla gabbia, si aprono tutti gli sportellini (nel caso per lasciarli aperti si può utilizzare un semplice fermaglio) e ci si allontana, non e detto che escano subito, non e nemmeno detto che escano!
Quindi come sopra, pazienza!

Se dopo 3/4 volte non mostrano intenzione di uscire, si può mettere sopra la gabbia una fogliolina di insalata o un cibo che gli piaccia molto.
Può darsi che nonostante tutti gli accorgimenti vada a sbattere contro qualcosa o il muro, importantissimo è non spaventarsi e correre verso di lui, ma alzarsi normalmente e parlargli se si vede che sta bene ed e pronto a ripartire non si deve intervenire e si torna a sedersi, se invece fosse necessario, lo si raccoglie delicatamente e lo si rimette in gabbia. (e abbastanza raro che si facciano male seriamente ma potrebbe capitare; fino ad adesso personalmente non ho mai avuto incidenti gravi.)

Fase cinque educarlo.
Dopo che il canarino prende bene confidenza con la stanza e rientra tranquillamente in gabbia si può iniziare ad educarlo e qui non ci sono limiti se avete seguito bene le prime fasi avrete imparato abbastanza a conoscere il vostro canarino, io li educo come se fossero bambini, sgridandoli quando fanno casino o quando fanno la cacca in giro un bel no deciso e non si deve più avere esitazioni ad avvicinarsi ci penserà lui a tenere le distanze che vuole.
Anche fargli i complimenti e molto utile, tipo quando la fa sul trespolino o sopra la gabbia gli si fa i complimenti e se si ha a disposizione qualche erbetta a loro gradita si da la ricompensa, cosi la collegano al complimento.

Dopo 2 mesi di questo diciamo addestramento la mia canarina mi e salita sulla mano per rubarmi l’erbetta (La POA) senza che avessi mai tentato di progergliela, ed è venuta sul tavolo a cena e gli abbiamo dato un pò di briciole di pane.

Ripeto: non esiste una tempistica precisa, sono svariati i fattori da cui dipendono i tempi, ... la provenienza dei canarini, il contatto sporadico o continuo con l'uomo, l'essere stati maltrattati, l'essere stati spaventati, la regola è quella di porsi obiettivi realizzabili, sarebbe controproducente ad esempio pensare che l'obiettivo sia quello di farlo andare su una minibicicletta o farlo giocare a scacchi, ma andare per gradi e ricordarsi che trattasi di un essere vivente che sarà sempre diverso da un suo simile, magari non imparerà (difficile se ci vuole bene) ma occorre ricordare che se tenuti bene, staremo con lui anche più di 10 anni..... quindi pazienza anche se per abituarsi a noi ci volesse più di un anno, poi ne passeremo almeno altri 9 insieme!

P.S. questo sistema è utilizzabile per tutte le tipologie di volatili.

La calo selvatica che mangia dalla mia mano, si fa fare i grattini e sta libera in casa dopo 4 mesetti che la ho.

I canarini anche da 4 mesi e mi si posano in mano, in testa, mi chiamano per farsi dare qualche leccornia e volano liberi per casa.

I pesci mangiano dalla mia mano e si fanno accarezzare.

Gatti e cani inutile parlarne perchè danno tanto affetto quanto e più di quello che gli diamo noi e ci trattano come e addirittura meglio di come li trattiamo noi.

E l'unica cosa che io faccio è trattarli come tratterei un bambino, un amico, a cui si vuole insegnare qualcosa, se li trattiamo da stupidi o restiamo delusi da quello che fanno lo sentono (tutti gli animali) e ci restano male come succede a noi.

Allo stesso tempo noi dobbiamo imparare da loro ed adeguarci ai loro comportamenti trovando compromessi con il nostro modo di vivere, senza essere troppo invadenti, poi dipenderà dalla individualità del  soggetto, la fiducia che ci accorderà, quanto ci accettera e quindi come interagirà con noi.

                                                                                                                            Dony

Prima edizione scheda 12/10/2007 aggiornamento 24/04/2008